17 dicembre 2009

Ciao Lothar!

Ciao Lothar! Fatti valere sugli immensi prati dove starai già correndo ora pieno di nuovi amici.
Ti ci vedo, prepotente e brontolone come al tuo solito ma con un cuore d'oro, pieno di curiosità e con una grande voglia di giocare e fare scherzi, ma anche volgioso di coccole. Non troppe, però, finché ne hai voglia tu, poi ti giri e te ne vai a pensare e riposare un po' da solo ma sempre con un orecchio attento a tutti i più piccoli rumori che senti in giro.
Non sentirti triste e solo, cerca di divertirti e di stare bene, ovunque tu sia, ora, qualunque cosa ci sia dopo la vita. E non dimenticarti di noi, mi raccomando.
Ciao piccolo delinquente, ti voglio bene.




16 dicembre 2009

Solidarietà al Premier

Mi dispiace molto, Silvio.
Mi dispiace che tu sia costretto a fingere arresti del secolo per spostare l'attenzione dai tuoi gravi problemi.
Mi dispiace che tu sia costretto ad usare demoni come Maria De Filippi per diseducare la massa levandole il beneficio della cultura ed avere così un popolo zombie votante.
Mi dispiace che tu abbia un delirio di onnipotenza che ti faccia soffrire così tanto da farti scivolare via dalle mani la vita vera.
Mi dispiace per le tue patologie a livello igienico-mentale.
Mi dispiace che tu sia costretto a subire le accuse del mondo intero (oh, del mondo intero!) solo perché le tue azioni illecite ti hanno costretto ad intraprendere la strada (l'unica) che ti permetta di legare la mano che avrebbe dovuto (e che dovrebbe) punirti.
Mi dispiace di non credere tanto ed incondizionatamente in Dio per poter stare un po' più tranquillo.
Mi dispiace che tu sia solo un uomo, e il tuo sangue rosso e i tuoi denti rotti dovrebbero ricordarlo a tutti, a nemici, ad amici, a sostenitori, ad inquisitori, a tutti, ma soprattutto a te.
Mi dispiace che tu sia semplicemente un vecchio invischiato in un affare ormai più grosso di te e che tu non sappia più da che parte sbattere la testa (ci ha pensato per te questo strano tizio che non so bene se sia anche lui tutto un bluff o tutto vero, in questo clima irreparabilmente orwelliano! Dove un sedicente dio potrebbe sbattere la testa, in caso di necessità, se non sul Duomo?)
Mi dispiace che tanti poveri illusi, delusi, loschi, ingenui, strani miei compaesani ti votino e ti sostengano, costringendoti a non potere pagare le tue colpe in carcere evitandoti così tutti questi problemi! (si, dico compaesani perché se conoscete bene la storia e siete un minimo osservatori e conoscitori del mondo capirete bene che il senso della patria e la parola stessa non hanno un grande senso per questo stivale fatto da sempre di repubbliche, regioni, rioni e dialetti...).
Mi dispiace che ti abbiano usato questa violenza. L'unica cosa che meriti è una equa (sottolineo equa) condanna e la pena che ti spetta.
Basta.
Il destino imposto dalla natura farà il resto.
Mi dispiace.







11 dicembre 2009

...ad ogni costo

La spasmodica ed incontrollata ricerca del comfort è la tomba dell'intelletto.
E' l'apparente appagamento, l'illusione di sazietà totale relativa però solo al mondo materiale, lasciando così lo spirito sospeso in un limbo di insoddisfazione nascosta e latente, pericolosa come il peggiore dei mali, che porta l'intelletto dritto nella tomba a causa di una inesorabile anoressia indotta e forzata.

07 dicembre 2009

Quadrifogli Abbandonati





Restava col naso puntato verso il cielo e gli occhi chiusi senza che il mondo attorno sfiorasse la sua anima.

Pareva, guardando il suo corpo, che stesse in piedi sulla più alta pietra della più alta vetta del mondo, come uno stambecco meravigliosamente regale, circondato solo da bianca neve ed azzurro cielo.

Una favola.

La favola di tutti noi. Portava il peso delle nostre speranze abbandonate, teneva al riparo i sogni non più sognati, eppure era nel pieno della sua infanzia, una tale cosa s'immaginerebbe possibile a fatica da un bicentenario saggio dalla lunga barba bianca.

Invece tutto stava lì, sulla punta di quel piccolo naso dal quale ancora poche volte l'aria era passata avanti e indietro al mondo.

Restava col naso puntato verso il cielo e gli occhi chiusi, con un alone di mistico mistero, forse cucito dai nostri occhi troppo stanchi per vedere le fate ed avvolto intorno alla sua immagine da migliaia di quadrifogli abbandonati nei prati della nostra perduta infanzia.

02 dicembre 2009

Parentiserpenti

"Questi ecuadoregni non sanno stare al mondo! Non sono capaci di rispettare le regole! Salgono e scendono dall'autobus come gli pare senza rispettare l'ordine di salita e discesa! Non conoscono le leggi elementari del vivere in comune! Fanno casino, bevono come spugne e poi sentono quella musica orribile melodico-malinconico a tutto volume nelle radio a qualsiasi ora e ci cantano pure dietro! E poi sono rumorosi, parlano forte, gridano, se ne fregano del prossimo! E non lasciano mai il posto a sedere! Son nati stanchi, quelli lì! Anzi, fanno le corse per accaparrarsi un posto, anche se fosse riservato agli invalidi, che gli frega a quelli?! A loro basta vestirsi alla moda con quei pantaloni che mostrano le mutande e pettinarsi come i polli, poi di lavorare nemmeno per idea! Ci mandano le madri e i padri, a lavorare..."
Credo che cambiando l'inizio con "questi italiani" tutto il discorso starebbe ugualmente, perfettamente in piedi...
Mi ritiro per cogitare in silenzio...

Segnalato da NonSiSaMai: leggete qui!

27 novembre 2009

Gaudioso dì!

S'affacciano
al quotidiano mio
piacevoli
prossimi
istanti.
Intrappolato nel tempo
dall'immancabile
compagno
della nostrana
pioggia
attendo che il mio Caron di turno
mi meni verso il luogo
ove
sta la coppa
e

sciogliermi riconoscente
in
una
nobile
cagata.



26 novembre 2009

Ma che sapore ha...

...una giornata uggiosa?
Di catarro, di lingua ustionata dal tè cino-arabo, di Kilimangiaro, di divano, di libri decisi e poi non letti.
Di buono.
Ecco, però domenica non pioveva, perciò non lo so, temo.

17 novembre 2009

Aforisma del giorno...

Italiani: popolo di io!
Giapponesi: popolo di tu, voi, loro.

Cogitiamo.

Ps: le Yavanna sono insignificantemente esistenti.

12 novembre 2009

Ni-Hon

D'un viso solo
forse
ma d'altra materia fatti
e spirito
e pensiero.
L'altro è sé stessi dopo
e da curare
come la persona loro
propria.

All'udito
e
al successivo passo
incomprensibili
pronti
però
ad allungare arti
d'amicizia improvvisata
in insperati aiuti.

Serenità rispettata
nel pure consueto caotico cittadino
ma d'ordine e rispetto
e sorrisi
e regole amate.

Così Ni-Hon.

06 novembre 2009

Shanghai

Dopo dodicipiùcinque ore di volo la destinazione: aeroporto di Shanghai.
Mi è sempre piaciuto arrivare nelle città in giro per il mondo e prendere il taxi o la corriera che mi avrebbero portato alla vera destinazione (case, alberghi, ostelli, panchine...). E' un momento di una brevità colma di frenesia, di colori, suoni, rumori che paiono però appesi al cielo e sospesi in una dimensione parallela alla mia. Che è statica, morbida, ovattata.
L'uscita dell'areoporto di Shanghai mi ha ricordato molto quella di Atene, forse ché "tutto il mondo è paese!", oppure sono veramente simili.
Il tassista non parla una parola di inglese. Anzi, una si: "Look!" che userà ripetutamente quando indicherà il nostro albergo dall'altra parte della strada, prima di superarlo, di non riuscire più a fare inversione e di abbandonarci a duecento metri dall'albergo, sotto la pioggia, con quattro valigie, in una città dove attraversare la strada è impossibile.
E per impossibile intendo dire impossibile.
E noi avremmo dovuto farlo.
Un piccolo miracolo in segno di benvenuto da parte di Buddha: un gruppo di cinesi doveva attraversare la strada.
Metodo cinese di attraversamento: un ragazzo prende una ragazza per le spalle e la scaraventa in mezzo alla strada. Le macchine inchiodano e noi possiamo attraversare la strada e rifugiarci nel nostro albergo.
Prima meta raggiunta, come in un videogioco di quelli tosti, che si vedono saltare teste ed arti come se fosse poesia.

04 novembre 2009

Viaggi

Il 20.09.2009 ho iniziato un viaggio.
Sulla Torre Saracena, a Zoagli,
l'appuntamento con amici e parenti
per salutarci con bolle di sapone e riso rosa e bianco. 
Il 20.09.2009 abbiamo iniziato un viaggio.
Non ha ritorno
solo tappe a volte brevi e potenti
come
solo
la natura potrebbe
(e può)
importi o regalarti;
altre lunghe e semplici dai sapori antichi
riportati alla memoria dalla parte atavica della nostra anima.
Come una nave su un oceano infinito
la rotta avanti verso l'orizzonte ignoto
lo sguardo che può spaziare fra le speranze dietro
la linea di questo orizzonte
o fra i ricordi dell'orizzonte a poppa
e soffermarsi su quelli ai lati
e sopra
e sotto
verso l'ignoto mare.
Un viaggio.
Infinito viaggio.

17 settembre 2009

MENODUE

Domenica il vostro caro latitante si sposa!
Prometto che dal rientro dal viaggio di nozze mi adopererò affinché le mie baggianate tornino ad infestare la rete.
Ovviamente dopo avervi tediato con almeno un bel paio di post sull'evento del millennio.

Devo dire che sposarsi, quando si è convinti come me, è MERAVIGLIOSO!

Peccato che tutto quel che gira intorno ad un matrimonio (o forse è meglio dire: "tutti quelli che girano intorno ad un matrimonio"...) ti costringa(no) a dover tirare inevitabili somme che purtroppo lasciano l'amarognolo in bocca.

E io sono uno che non serba rancore e lascia abbastanza correre... Ma una bella badilata di zucchero di Mary Poppins la mi ci vorrebbe proprio!


Ma torniamo a me (e l'altra "me"!):

20.09.2009: IL MATRIMONIO DEL MILLENNIO!

Per quanto ci riguarda, bloggamici, blogcuriosi, blogpassavodiquapercaso, bloggeccetera, a presto su questa rete!

Saluto.

13 luglio 2009

Trentadueanni


...e tanti auguri.
(bello venire qui per autocelebrare l'avanzata inesorabile della mia tarda età e trovare tutto il sistema blogger orribilmente ripensato. Bel regalo di compleano, che carini, non dovevate! Per favore, mi ridareste la mia vecchia comoda paginetta che tanto mi piaceva? Grazie...)

29 maggio 2009

Carosello

Contro una logorante vita borghese accendiamo i cervelli.
In tutti i sensi.
Dipende da quali.

pssst: oggi mi trovate anche qui.

26 maggio 2009

Caso o scienza perfetta?

Il fatto che in lingua persiana le parole uomo e donna si pronuncino rispettivamente "merd" e "zen" è un caso oppure è una sorta di haiku-aforismatico?

06 maggio 2009

IDIOTA!!!! TE E CHI TI APPLAUDE!!!!

Silvio B.: "Mi piacciono i finlandesi. E le finlandesi!" [e tutti "ahahahah!!!" e giù applausi]
Silvio B.: "Non mi avete fatto finire la frase: mi piacciono le finlandesi... a patto che abbiano più di diciotto anni!" [e tutti "ahahahah!!!" e giù applausi].
VERGOGNATEVI!!!!!

27 aprile 2009

Oggi si va di denuncia.

Oggi non scrivo ma vi propongo un link che spero rimanga attivo per un po'. E' una fotostoria su Libero... Quando sarete lì (per qualche eventuale inesperto) cliccate sulla freccetta nel quadratino arancione in alto a destra proprio accanto al titolo per sfogliare le foto e la didascalia che le accompagna.
Cliccate qui e buona visione!

22 aprile 2009

Tutto è chiaro

Premessa: questo non è il solito post indignato da bacchettone che "ah, questo popolaccio diseducato sente fregnacce e le mangia per focacce!", anzi: considerando che stavo guardando la finale di X-Factor come posizione di partenza sarei già messo maluccio...
Ma c'è un ma: Riccardo Cocciante è un pazzo borioso montato peggio che la panna in una pasticceria del Paese dei Balocchi.
Morgan (persona colta e preparatissima, almeno per quanto riguarda il campo musicale e ve lo posso assicurare...) fa un bel complimento a Riccardino Tappo Cocciante dicendo, parlando di lui: "...abbiamo la fortuna di avere qui con noi un maestro della poesia". Cocciante interviene dicendo, anzi, correggendo il complimento (CORREGGENDO IL COMPIMENTO!!! AHAHAHAH!!!!) con le seguenti parole: "Un maestro dell'Anima" (questa è vera modestia. Ovviamente io gli ho risposto da casa con il più immediato nonché banale dei commenti: "si, de li mortacci tua!").
Ma prima ha ribadito per l'ennesima volta che lui non fa Musical bensì Opere Popolari. Bene, diciamo che in questo caso possa avere ragione in quanto i suoi lavori non è che siano propriamente dei Musical. E nemmeno delle commedie musicali (prodotto un po' più o per lo più italiano). Ma perchè non chiamarlo "Spettacolo Musical-Teatrale  Pop"? Oppure "Opera Pop". Bello, questo mi piace, glielo scriverò, così magari si corregge: Cocciante scrive Opere Pop. Che c'è di male? Sono pure carine, per altro. E poi il termine mica è offensivo. E' un genere ed è la verità... In fondo pure i grandiosi Queen sotto sotto erano decisamente più Pop che Rock...
E' molto più offensivo continuare a chiamare musica classica quella che in realtà è musica romantica, o d'avanguardia, o espressionista, o barocca, o impressionista, o rococò, o contemporanea, o neo-classica, o modale, o seriale... Qui di materiale ce n'è. Se siete curiosi informatevi, basta anche solo un Wikipedia, per es., se no fregatevene bellamente, ci sono cose più importanti nella vita.
Oppure andate su Musica Disonesta che è il mio altro Blog dove parlo di musica. Vi avviso, per ora ristagnano lì due post un po' particolari che potete comunque leggere e commentare o anche no, a vostro piacimento. ma entro breve inizierò a lavorarci più seriamente.
Dettovi ciò vi saluto. Che è pronto da mangiare!

17 aprile 2009

Un paio di pagine scarabocchiate...

Buone notizie! Finalmente è stato pubblicato il libro "Una Rete Di Parole" contenente racconti e poesie di folli navigatori fra i quali, ovviamente, il sottoscritto.
Questo libro è fra noi e si può ordinare qui!
Eccovi la copertina in anteprima.
...quel che è dentro è dentro.
Se siete curiosi cliccate sul qui che c'è sopra.
Ma va bene anche questo qui.
Saluto!

08 aprile 2009

Riesumazioni di blog

Oggi mi reinvento blogger per annunciarvi che sono state fatte le firme per le pubblicazioni.
Il 20 settembre 2009 la Torre Saracena di Zoagli ci sentirà dire "Si" per tutta la vita. Davanti ai presenti e davanti alla divinità di turno o di sempre, ma senza inutili intermediari intunicati... No preti per il nostro matrimonio, grazie.
Ora, tornando alla riesumazione del blog, essendo tragicamente arrugginito vi rimando qui per saperne di più.
(Ps: per chi mi conosce è cosa ovvia ma ci tengo ad assumermi la responsabilità della scelta del titolo del nostro sito...)

20 marzo 2009

13 marzo 2009

Caro Governo

Mi regali diecimila euro?
Dai, vi mettete tutti insieme e manco ve ne accorgete!
Grazie.

10 marzo 2009

La pochezza si fa grande

Già durante la puntata di Domenica In post-Sanremo sentii, durante uno zapping pigramente violento, Lorena Bianchetti (vedi foto a piè di post)  dire a Dolcenera: "Oh, ma quanto sei magra! Ci si sente così grasse vicino a te!". 
Poi, domenica scorsa, durante il solito zapping da divano, stesso programma, stesse protagniste, stessa scena con stessa frase! Ma dico, stiamo scherzando!? Ma la vogliamo finire con questi messaggi così profondamente diseducativi? Sono indignato (strano nè?) dal fatto che tra pubblicità, filmetti e telefilmetti usa e getta (o anche italia e getta...) e ora anche con dichiarazioni RIPETUTE miseramente da una conduttrice tv che, il diavolo se la porti!, è in perfetta forma tendente al magro e si permette di dire una cosa del genere, ci sia un continuo bombardamente che porti ad essere mentalmente insani! ! Io ho a che fare con ragazze giovani per una parte del mio lavoro (l'insegnamento) e vi assicuro che i loro canoni di bellezza sono al limite del malato. Sono arrivato a dover ripetere ad una di loro che se non mangia decentemente non può cantare, è uno scheletrino!, le ho anche dovuto dire, dato che ci tiene tanto a studiare canto, che se non ingrassa non le do più una lezione... Ma niente da fare...
Io sono preoccupato! Sarebbe l'ora di denunciare o di costringere certe persone a fare pubblica ammenda per le dichiarazioni da terrorismo mentale che fanno dicendo a cuor leggero certe scemate. 
Lorena Bianchetti: vergognati! Meno male che hai iniziato conducendo programmi cattolici. O forse è proprio questo il motivo. Che anche i seguaci di Heil-Papa sono abbastanza meschini, quando si lasciano andare. Si, ok, ora venitemi pure a dire tutto quello che volete, vi rispondo con tre (numero a voi tanto caro) parole: crociate, pedofilia e omertà.
E, Lorena Bianchetti, smettila anche di gridare che lo stile simonaventura è volgare, violento, maleducato e fastidioso. Eppure...
Eppure sono sempre lì. Evito approfondimento socio-filosofico che ho troppo da fare. Ma almeno uno sfogo sconclusionato ho voluto concedermelo!
Saluto.

05 marzo 2009

Fuori Stagione

Era bello il Natale.
Tutto sommato era una festa con un bel messaggio.
Ok, in tanti buoni solo a Natale, ma almeno un giorno all'anno...
Insomma, ci si riconciliava col prossimo e soprattutto con se stessi.
Anche se non nevicava (che qui a Genova è abbastanza raro, che nevichi...) si percepiva quell'atmosfera di silenzio sospeso che esiste quando la mattina ci si sveglia e la neve della notte impedisce la solita vita di traffico quotidiano ed attutisce i rumori.
Ora, come l'uomo è molto ben capace di fare, è diventato solo un affare di moneta.
Perciò, insomma!, perché non farlo durare dal 15 agosto al 15 marzo?
Magari con Maria De Filippi al posto di quel vecchio obeso (ormai morto, mi sa...)  di Babbo Natale.
No. Io voglio il mio solito Natale.
Il nostro Natale.
Abel Ferrara non me ne voglia.

22 febbraio 2009

E io mi chiamo fuori!

Inutile sarebbe commentare come si siano spinti oltre azzardando un comportamento mafioso, alla luce del giorno, come se niente fosse, per la finale del Festival di Sanremo proponendo immancabilmente e tediosamente i soliti paragoni con la "bibbia" dei paranoico-realisti (che non cito perché sapete di quale libro io stia parlando!).
Più interessante, almeno per me, è pensare al mio fiorellino bastardello nato per caso sul mio poggiolo e divenuto una fra le mie migliori piante, che oggi ha riaperto i suoi meravigliosi e semplici fiori gialli al sole proponendo anche la sua ennesima barbetta di Gesù.
Ecco, queste sono cose che contano! Che ormai a fare polemica ci si amalgama alla massa.
Anzi: pubblico post e vado a dare da bere alla mia Maggiorana. 
Che trinca da matti!

17 febbraio 2009

E Faber disse...

Cantami di questo tempo
l’astio e il malcontento
di chi è sottovento
e non vuol sentir l’odore
di questo motor
che ci porta avanti
quasi tutti quanti
maschi , femmine e cantanti
su un tappeto di contanti
nel cielo blu

Figlia della mia famiglia
sei la meraviglia
già matura e ancora pura
come la verdura di papà

Figlio bello e audace
bronzo di Versace
figlio sempre più capace
di giocare in borsa
di stuprare in corsa 
tu
moglie dalle larghe maglie
dalle molte voglie
esperta di anticaglie
scatole d’argento ti regalerò

Ottocento
Novecento
Millecinquecento scatole d’argento
fine Settecento ti regalerò

Quanti pezzi di ricambio
quante meraviglie
quanti articoli di scambio
quante belle figlie da sposar
e quante belle valvole e pistoni
fegati e polmoni
e quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar

Figlio figlio
povero figlio
eri bello bianco e vermiglio
quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio?
Figlio figlio
unico sbaglio
annegato come un coniglio
per ferirmi, pugnalarmi nell’orgoglio
a me 
a me
che ti trattavo come un figlio
povero me
domani andrà meglio

Eine kleine pinzimonie
wunder matrimonie
krauten und erbeeren
und patellen und arsellen
fischen Zanzibar
und einige krapfen
frùer vor schlafen
und erwachen mit walzer
und Alka-Seltzer fùr
dimenticar  

Quanti pezzi di ricambio
quante meraviglie
quanti articoli di scambio
quante belle figlie da sposar
e quante belle valvole e pistoni
fegati e polmoni
e quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar.

13 febbraio 2009

Blo(b)(g)
















L'atmosfera è appesa. Quella della mia caldaia invece è due o tre sotto... Se qui non si trova il collettore non ne veniamo a capo.
Mentre di ragazze bionde senza averne l'aria che mescolano birra chiara e 7up ormai non ne esistono più come non esistono più situazioni ormai quasi paleolitiche da atmosfera appesa. Appesa ma avvolgente e poetica.
Mentre a San Valentino non faremo nulla ma un regalino extra-ordinario arriverà a mia moglie (si, moglie... Ormai manca così poco che è meglio iniziare a farci l'abitudine...)
Mentre le persone che un tempo erano educate ed attente al prossimo e alle sane norme di convivenza si adeguano al menefreghismo giovanile ed extracomunitario (non nel senso di straniero, ma nel senso di oltre la comunità, al di fuori del saper stare con gli altri...)
Mentre la mente si affanna per capire come sia possibile che all'estero tutto funzioni così bene (e lo so per certo, perciò non venitemela a raccontare!) mentre qui continuiamo ad avere nani da circo e oppositori romaneschi che peggio di Arnold una ne pensano e cento ne fanno.
Di orribili, per inciso.
Mentre la menta rinfresca e il peperoncino brucia.
Mentre tutto questo mentre nelfrattemporeggia io ho freddo perché in questo appartamento già ammobiliato non so dove minchia sia il collettore e la caldaia di notte si spegne perché perde pressione.
Ecco: queste sono cose importanti.


11 febbraio 2009

E ci risiamo...

Eluana è morta. Da 17 anni. Ora solo più ufficialmente. Non batte più nulla. Non mi pronuncio più di tanto, ognuno la pensi come vuole a patto di rispettare i diretti interessati e anche le opinioni altrui. Solo E SOLO se non vogliano imporsi sulle altre convinte di avere ragione. Io sono con il padre, per la cronaca. ma analizziamo un aspetto decisamente più raccapricciante che gira intorno alla questione: 
Era ovvio che il Grande Fratello sarebbe rimasto tranquillamente nel palinsesto dimostrando tutti i difetti più infimi dell'italiano medio. Perché il Grande Fratello, più si prosegue con le edizioni, più esce dagli schermi. Come? Ve lo spiego subito: prima dei poveri individui ignari di tutto (o quasi) venivano spiati. Ora SETTEMILIONIDITELESPETTATORI!!!! vengono giulivamente manipolati ignari (del tutto) di ciò che gli venga imposto dal vero, unico, pericolosissimo Grande Fratello. Tanto lo so che in pochi possano capire, ma non sta a me svegliarli. Strumentalizzare qualsiasi cosa per il proprio torna conto, adeguarsi alla meleducazione ed all'illegalità e sputare per terra. Ecco, questo è il libero (?) popolo italiano!
Urge un intervento. Magari divino...
Ecco, si! Dio! Ciao Dio! Come va'? E, lo so, sei incazzato nero! Come non capirti... Non capisco però una cosa: perché non fai implodere tutti quei porci che pretendono di parlare in nome tuo e di rappresentare la tua parola quando sono solo dei maiali manipolatori (riferimento a La Fattoria degli Animali... Chi sa bene, chi non sa s'informi!) che sfruttano la paura dei poveri e dei più deboli con false speranze, promesse che loro NON possono permettersi di fare e li tengono in catena con slogan che propagandano pentimento, costrizione, schiavitù! (e lo slogan è fascista di natura, come direbbe D. Silvestri).
Lasciamo perdere la politica, che tanto se il nostro governatore è il Sommo Grande Fratello per eccellenza gli altri stronzi non esistono e non sono capaci di agire in nessun modo per levarlo di mezzo.
O forse non possono.
Perché il Grande Fratello può tutto.
E questa Italia fa sempre più paura. Per favore, al di là delle ideologie politiche, studiatevi la storia di Mussolini e ricordatevi che fine misera ha fatto fare al nostro paese, fate due calcoli, cercate un paio di similitudini e io posso anche evitare di sprecare fiato.
Saluto.


Piccola cosa da fare QUI.