23 maggio 2006

...vedi sotto!!!

Vi riporto un commento anonimo fatto al post precedente:
"busi è un omosessuale e voi eterosessuali non potrete mai MAI capire cosa significhi questo in Italia: busi è un genio come michelangelo. ma in Italia meglio morire subito che nascere genio o frocio! non è colpa tua: la cultura eterosessista è un punto a vostro favore... per la sensibilità... beh... non è una caratteristica che vi appartiene! : "

Secondo Anonimo, il problema si riduce a problemi razziali. Stavo per rispondere nei commenti, ma credo che sia un argomento degno di un post. Veniamo al dunque: Dunque, il finale del post è volutamente infantile e volutamente di dubbio gusto per sottolineare il fatto che prendersi la briga di rispondere alla frase di Busi, gli dia automaticamente ragione, ergo: sono stato "scherzosamente" permaloso e "moralmente pornografico" per essere "simpaticamente" autoironico (il "virgolettato" mi dona...) perché credo che, chi fa qualcosa con la giusta dose di umiltà e passione, non si lasci minimamente toccare da certe provocazioni, mentre io mi sono lasciato fregare... (ri)ergo: forse è vero: Busi è un genio (certo, non esageriamo con i paragoni, Michelangelo mi sembra un po' azzardato, questo concedimelo...), se non altro nel campo della provocazione.
Boccio garbatamente, però, l'affermazione (in questo caso vedi sopra): "la sensibilità non è una caratteristica che vi [agli eterosessuali] appartiene!", perché trovo queste frasi tristemente banali e molto più razziste di una battuta da portuale. Considero questi luoghi comuni una spinta verso l'estremismo e l'autoghettizzazione(?), "i negri hanno la musica nel sangue", "i gay sono molto più sensibili di noi" (etc.)... insomma, per dio (uno qualsiasi, così non facciamo torti e non offendiamo nessuno...), sono "solo" PERSONE e le PERSONE godono di una ricchezza unica che nasce dal diritto e il dovere (entrambi meravigliosamente spontanei) di essere individui con 1000 pregi e 5000 difetti che ci rendono tutti unici, tutti diversi, tutti uguali... Credo che ci siano muratori sensibili e omosessuali carogne, così come ci sono africani che se ballano rischiano di annodarsi ed eschimesi che ballano come ninfe (beh, forse ho esagerato un po'...).
La società (intesa come "la massa che va dove va il vicino"...) si basa, purtroppo, su modelli considerati "normali" da millenni, perciò chiunque esca, volontariamente o costretto dal destino, da questi modelli, spesso (sempre) si trova a dover fare i conti con pregiudizi e situazioni emotivamente e umanamente difficili, e può capitargli di diventare, senza volerlo e senza rendersene conto, vittima anche di se stesso, incapace di tirar dritto per la propria strada senza restare sempre sul "chivalà" anche quando i discorsi sono centrati su ben altre cose. Nel nostro caso, ad esempio, Anonimo si è soffermato sulle ultime righe del post, anzi sulla sola frase: "Busi: un cognome un programma", senza considerare tutto il resto, dimostrando di essere permaloso quanto noi blogger eterosessuali... (e poi chi ti dice che siamo tutti eterosessuali?) Essere suscettibili , a quanto pare, è comune a tutti i sessi... mi sembra già un buon passo avanti!

L'incapacità della società di accettare il "diverso" è un problema enorme, c'è poco da cantarci su.

Quando feci il Servizio Civile, imparai, con l'esperienza, che per sapersi rapportare bene con le persone bisogna partire dal presupposto che un anziano SIA diverso da un giovane, che un tedesco SIA diverso da un indiano, che un omosessuale SIA diverso da un eterosessuale (andate avanti voi, avrete capito come funziona, no?).
Questo non è razzismo, non è un modo di ragionare che rischia di degenerare in una classificazione delle persone, bensì è la buona semina, il punto di partenza inevitabilmente necessario (o necessariamente inevitabile...) per trattare tutti con rispetto e spontaneità.
A patto che si interagisca con una persona che non si pianga addosso.
Pensatela come volete (e ci mancherebbe, direbbe il mio besagnino), e cercate di non fraintendere le parole di nessuno per una dose eccessiva di fretta.

Dopodomani parto e sto via una settimana. Lo dico perché non vorrei far passare il mio silenzio, nel caso ci fossero commenti di qualsiasi genere, per un comportamento snob.
Buona vita a tutti.
Come sempre.

Ps: alla fine questo post è una risposta alla provocazione di Busi decisamente migliore del post precedente. Giusto per ritornare al tema di partenza.

21 maggio 2006

Ci sono cascato!

Aldo Busi ha dichiarato che i Blog "sono un semplice assembramento di parole insensate, sono emerite sciocchezze di gente incolta, permalosa, piena di invidia, che fa un uso pornografico del nulla che ha in sé”."...invidiosi di cosa? Forse del fatto che le parole che lui scrive gli vengano pagate fior di quattrini? E perché incolti? Forse ha letto il Blog di Flavia Vento (chi, ahinoi, non la conosce!) dove la morte del congiuntivo è forse uno dei mali minori e ne ha fatto di un'erba un fascio? Rispondere alla sua provocazione è sbagliato, perché si cade nella sua trappola e si rischia di fare il suo gioco, dimostrando di essere suscettibili, permalosi, incolti ed anche un tantino pornografici, perciò mi limito a dire che, prima di giudicare una cosa che conosce poco e male, dovrebbe provare a leggerne qualcuno e, possibilmente, non un blog di signorine vip che tanto si rispecchiano nella definizione che lui ha dato, ma qualcuno dei nostri piccoli, umili, personali, deliranti, noiosi, importanti, piacevoli, inutili blog (una volta qualcuno disse che meno aggettivi si usano per spiegare qualcosa con efficacia, più si è vicini ad essere dei bravi scrittori...) e sono convinto che si ricrederebbe... (caspita, se non è una risposta permalosa questa!) E, comunque, se di accozzaglia di immondizia si tratta, siamo liberissimi di non sprecare tempo e fatica (e soldi, per chi ancora è un povero 56k, come il sottoscritto) per leggere cotanta inutilità e fare un giretto in libreria per leggere uno dei supoi capolavori (ok, faccio anche il sarcastico criticando cose che non conosco, spero di non dovermi chiamare per forza Aldo Busi, per essere libero di dire minchiate! Bene, così gli ho dato ragione e il mondo sarà un posto più felice!)
Citazione parafrasata della notte: "però non abbiamo mai detto che a blog si fan rivoluzioni o si possa far poesia"
Ps: questo post è degno della sua dichiarazione, inutile e infelice. Già che ci sono sparo pure questa boiata: Busi, un cognome un programma. Ci butto lì un chi lo dice lo è, un paio di specchio riflesso e anche un pizzico di gnègnègnè e me ne vado a dormire, che ho ben altri problemi da risolvere, in questo momento...

16 maggio 2006

Vivo sempre insieme ai miei non-capelli...


Lavare viso e testa, non avere il ciuffo storto che decide di farti perdere autobus, treni, tempo (cose che mi capita comunque di perdere, almeno cinque volte all'anno e sempre a danno della stessa persona, e non sto certo parlando di me medesimo...), non avere problemi di calvizie infami e terrorizzanti che minano la stabilità emotiva (anzi, magari mi svegliassi una mattina senza più vedere la ricrescita dei "pelidellatesta"!, mi eviterei anche la noiosa rapatura se non quotidiana, quasi...) perché la condizione di non-capelli nasce come una scelta, a volte anche dettata da necessità, ma sempre scelta rimane... Non sono un estremista, ho un amico che ha una coda lunga fin sotto le chiappe e una quantità e una qualità di pelidellatesta pari a quella di un cinghiale, ma a me non è mai capitato di andare al bagno un po' distratto e dovermi fare lo sciampo alla punta dei capelli perché non li ho spostati davanti, con ciò che ne consegue... L'unica controindicazione è che senza nemanco un filo di pelo ad uso di "vibrissa" la prima cosa che incontra l'ostacolo (leggi spìgolomaledéttoinfàmecheildiàvoloselopòrti!) è la crapa... E allora ti poni delle domande, tipo "Chi sono? Da dove vengo? Cosa ci faccio qui?"...
Commozione cerebrale.
Questa è la risposta universale a tutti i tuoi perché...
Ps: Eddy non ci entra un benemerito, ma mi piaceva ricordarlo...

12 maggio 2006

Piedi al Vento

Evviva l'estate!!! Io la detesto, troppo caldo, troppa luce, troppa maccaja (umiditàtipicamenteligure... una tortura!), va bene solo se non si ha niente da fare, e allora nuotate infinite senza subire la folla esagerata di sabato&domenica, oppure passeggiate eterne nei boschi dietro casa (parlo della casa in campagna, qui di boschi dietro casa non è che ce ne siano poi tanti...), se è così, allora EVVIVA L'ESTATE!!! Se no brutta bestia l'estate!... Però, come sempre, cerco di prendre gli aspetti positivi che il momento mi offre: piedi al vento!!! Gambe libere di farsi ammirare, anche se si è costretti a vivere ancora di autobus, traffico, impegni... anzi, meglio! E' decisamente più erotico un piede a passeggio piuttosto che svenuto su una spiaggia... Quale gioia per i miei occhietti intorpiditi!!! Perciò posso unirmi al coro pecorone nel lieto e bucolico grido "Evviva l'estate!!!"
(sono imbarazzantemente giulivo... che il Walhalla intièro mi perdoni!!!)

09 maggio 2006

Incontro (credo)


Da quanto tempo mi stesse aspettando è un mistero, così come misteriosa era la sua identità; la sua voce non arrivava alla mie orecchie, ma che stesse parlando ne ero certo, non so come spiegare questa (sgradevole) sensazione, ma me ne davano conferma i peli che si alzavano sulle mie braccia. Era lì, apparentemente, ma tutto in lei (quella cosa) era sfuggente, nebuloso, liquefatto. Non riuscivo a capire, forse non volevo capire. Solo ora mi rendo conto che tutta quell'angoscia fosse uno spreco, ma al momento non potevo farne a meno. Un brivido continuo, infinito, unico. Le sue labbra si muovevano. Si, stava parlando, non so cosa dicesse, non so a chi lo dicesse, ma che stesse parlando era ormai certo. Gli occhi non guardavano altro che me o, meglio, guardavano dentro di me. Mi sentivo irrecuperabilmente indifeso e così sarebbe stato per sempre. Un bene, dico ora. Terrore, provavo allora.
Un incontro fugace ed infinito, spaventoso e rassicurante, inutile e profondamente indispensabile.
Come sempre.

06 maggio 2006

Sereno

La natura mi stupisce sempre. Mi dimentico di lei, le sto lontano per periodi infinitamente lunghi ma ogni volta che ci rincontriamo è capace di accogliermi a braccia aperte facendomi sentire a mio agio come se non ci fossimo mai salutati, come se non mi fossi mai "dimenticato" della sua esistenza... Fra poco partirò per la Norvegia (finalmente!) e so già che la natura che incontrerò là mi rapirà per sempre, pretenderà che le lasci una piccola parte del mio cuore come pegno d'amore che mi verrà restituita, con gli interessi, tutte le volte che mi ricorderò della sua esistenza, tutte le volte che, anche solo con un veloce sguardo verso un fiore triste, ingabbiato in una malinconica aiuola immersa nel traffico, mi ricorderò del nostro patto d'amore fatto prima ancora del nostro incontro. La natura è meravigliosa, e mi stupisce anche il fatto di farne parte, nonostante le mie banalità, i miei difetti, i miei infiniti errori. Suoni. I suoni esistono in natura e avere la capacità (possibilità) di giocare "con" ed esprimermi (anche) "attraverso" loro, mi fa sentire un privilegiato. E sospiro beatamente. Nella mia permanenza fuori Genova mi sono ritrovato ad osservare il prato fiorito di mio cognato e ho sentito il mio corpo riempirsi di vita, se penso che mi basti così poco per stare bene, mi sembra impossibile che la mia mente, negli ultimi periodi, mi abbia fatto passare momenti tanto noiosi, tristi, spiacevoli. Sono felice. Anzi: sono sereno.