29 aprile 2008

Virus (parola di Fatìna)


L'uomo è un virus e, in quanto tale, intelligente.
Hai voglia a fare il Diluvio Universale!!!
Fatica sprecata...
E' stato come pulirsi le mutande lasciandoci però una macchiolina perché un po' ci dispiace.
Oggi è così.
A Genova piove.

Pisciata sprecata...

23 aprile 2008

Cito




In quella foresta si viveva bene. Pace e clima perfetto. E poi il cibo! In abbondanza e sempre di ottima qualità! Madre Natura è decisamente perfetta.
Solo quel grido, che straziava le lunghissime parentesi silenziose, rovinava per un breve istante tutto quanto.
Un grido acuto, quasi femminile ma non per questo poco minaccioso.
Come un grido di guerra.
E poi il silenzio. Di nuovo pace nella quale avvolgere la vita.
Cito non sapeva ancora che, qualche anno dopo, Tarzan avrebbe frainteso la sua natura

17 aprile 2008

Feticismo


Stamattina, tra un meteo e l'altro, ho osservato due cose.


Prima osservazione: i calciatori quando segnano una rete esultano con cattiveria, con gesti scattosi, quando si abbracciano sono materiali e maneschi, manco fossero invidiosi di chi ha segnato, costringendo il goleador a doversi quasi liberare dai loro "abbracci" con spinte e smanacciamenti vari... Provate a far mente locale o a farci caso la prossima volta che malauguratamente vi capitasse di imbattervi in immagini calcistiche e capirete cosa intendo. Dunque, già il calcio, dopo una vita di passione (prima volta allo stadio nella pancia della mamma, fate voi!) non lo seguo né sopporto più perché si è trasformato da sport a fastidiosa occasione di prendere per i fondelli la gente, in più ci sono in campo queste strane esultanze da isterici, da "te la faccio vedere io, mondo bastardo!" come se la violenza sugli spalti non bastasse! Ma dove sono finiti i sorrisi e le capriole? Le pacche sulle spalle e gli abbracci di gioia? Capitava di vedere il giocatore che sfotteva la tifoseria avversaria dopo il suo gol, ma c'era uno spirito goliardico che adesso non lascia nemmeno una vaga ombra in quegli sguardi pieni di boria e di odio, manco fossero eroi nazionali a livello di Bruce Willis in Die Hard! Piedi rubati alle vigne. Dovrebbero leccarsi le dita (dei piedi...) per la fortuna di essere pagati per giocare (GIOCARE!!!) e invece sono solo chiacchiere e distintivo.

Seconda osservazione: Berlusconi ha la faccia tesa e del suo finto ed odioso sorriso da piglia per il culo non se ne sa più niente. Bossi già si lamenta e Fini ha un'espressione di disdetta dovuta forse ad un iper-remoto angolo della sua coscienza che gli continua a sussurrare e ricordare che è diventato definitivamente (ormai da tempo, a dire la verità) un burattino senza fili che scende a compromessi con una persona che odia profondamente (si vede benissimo che odia Silvio, non stiamocela a raccontare!).

Iniziano proprio bene!

Scamarcio e la Chiatti rappresentano le nostre nuove leve di attori (Gassman? Magnani? Mastroianni? Boh!?...), Muccino quella dei registi italiani (Visconti? Vittorio De Sica? Fellini? Pasolini? Mah!??! Sa'l diavolo!), i tre-tre (che però si odiano) sono al governo e la televisione è il vero Grande Fratello. No, non quello di Canale5, signora massaia o ragazzina inesperta e priva di identità, io mi riferisco a quello di Orwell (...e siamo sempre lì!).

Bene, ora potete anche uscire di casa e sorridere al nuovo giorno!

Tanti auguri.





Saluto!

15 aprile 2008

Titolo e sottotitolo (come tette e culo).

Berlusconi, Napoli e l'immancabile George Orwell.
Questa mattina la mia compagna mi ha detto: "Voglio vedere ora come risolverà il problema giù in Campania".
"Semplice" ho risposto io "farà in modo che le tv non ne parlino più cacciando, come fece per Biagi e Santoro, la conduttrice di Report e tutti quelli che tentano di farci sapere la verità e, dopo pochi giorni, tutti se ne saranno dimenticati".
Come la cavalla de La fattoria degli animali che, davanti alle leggi appena cambiate, dopo un attimo di perplessità legato ad un vago ricordo di leggi differenti e remote promesse, scrollava le spalle e si consolava con un tristissimo "se c'è scritto così, vuole dire che così è sempre stato".
Ma non preoccupiamoci, presto sarà una festa quando Maria De Filippi sfornerà l'ennesimo ciarlatano da Amici rendendo utile il voto delle grasse signore terrorizzate di non poter più vedere quei programmi tanto educativi che sono Uomini & Donne e Amici.
In fondo rappresentano in pieno gli ideali e il comportamento della massa.
Appurato questo non stupiamoci più di tanto.
Saluto.

09 aprile 2008

C'è musica e musica...

(Post lungo. Rimarrà qui per un po' dandovi il tempo di buttarlo giù con brevi sorsate in comode rate...)

Gianna Nannini, che considero una persona con una buona cultura, nonostante il personaggio che indossa pubblicamente, durante l'ultima puntata di "Che Tempo Che Fa!" ha dichiarato che Giò Di Tonno e Lola Ponce cantano L'OPERA LIRICA CONTEMPORANEA!!!! Ma stiamo scherzando?!?

E' risaputo che la musica cosiddetta "colta" sia sempre stata un'arte per pochi fin dalla notte (o note...wahahah!) dei tempi, io sono consapevole di questo e non mi sta stretta questa posizione, anzi!

Non provo nessuna invidia per chi faccia musica aproblematica d'intrattenimento e riempie gli stadi, sono campi diversi, situazioni diverse, da sempre esistono menestrelli e saltimbanco che vengono ascoltati con piacere e divertimento dalla maggioranza del popolo, si sono solo evoluti col tempo e rafforzati grazie ai media ed al grosso giro di affari che creano, essendo destinati al maggior numero di pubblico è un'inevitabile nonché logica conseguenza e anche questo non mi dispiace e non mi infastidisce minimamente, campi diversi, ripeto.

Ma non è assolutamente giusto che si alimenti l'ignoranza delle persone dicendo cose così azzardate in prima serata!

Di solito nell'ambiente ci si lamenta sempre di questa ignoranza ma non si fa quasi mai niente per porre rimedio al di fuori delle mura di corte.

Ebbene, io ci voglio provare, correggendo la minchiata detta da Gianna Nannini e spiegando che una cosa è l'opera lirica, per altro morta e sepolta (compositivamente parlando) nella prima metà del secolo scorso, un'altra (seppure della stessa famiglia) sono il teatro musicale e quindi l'opera contemporanea scritta da compositori che fanno parte di una scuola e di un mondo musicale diverso (vedi il maestro Manzoni, il maestro Galante, ancora viventi, il maestro Luciano Berio scomparso pochi anni fa' e un'infinità di altri maestri più o meno bravi...) mentre tutta un'altra cosa, seppur a volte artisticamente di alto livello, sono la musica leggera, il musical e quella che Cocciante ha ribattezzato Opera Popolare che rimane né più né meno che un musical (anche Jesus Christ Superstar è interamente suonato e cantato dall'inizio alla fine, ma sempre musical è, perché vergognarsi della propria identità dandosi un'etichetta fasulla e inadatta?!?). Il fatto che richiamino più pubblico (in parte vero in parte no...) non dà il diritto di confondere le acque e mischiare le diverse cose.

Faccio presente che provo grandissima stima e grande affetto per Gianna Nannini, mi piacciono le sue canzoni e non vuole essere questo un attacco né a lei, né ai musicisti pop, rock e quant'altro da parte di un ottuso e impolverato bacchettone ma la semplice volontà di muovere qualche passo che possa, anziché dividere ulteriormente, unire i diversi mondi musicali attraverso la chiarezza di idee e la conoscenza reciproca, facendo chiarezza anche per il pubblico.

Anche Giovanni Allevi non può essere considerato un compositore contemporaneo che proponga opere d'arte particolarmente interessanti; Allevi propone semplice musica che fa parte dell'enorme mondo del già sentito, della musica "da film" (o da spot...), della musica aproblematica di cui sopra, quella che si muove fra note, ritmi e armonie consuete che non spaventano l'ascoltatore, che non lo obbligano ad un momento analitico un po' più profondo e quindi si riescono ad ascoltare senza troppi problemi ma lasciano il tempo che trovano diventando, dopo pochi ascolti, musica da sottofondo.

Insomma, un artista dovrebbe cercare soluzioni espressive sempre nuove, avere qualcosa da dire a pochi o tanti che siano i mortali che gli concedano la loro attenzione. Ridire, ribadire, ripercorrere, fingere che non ci sia mai stato nulla prima o, forse ancora peggio, non saperlo, non è la strada che percorre un vero artista ma un semplice intrattenitore. E ripeto, ben vengano anche loro, piacciono anche a me ma, per favore, cerchiamo di non fare confusione!

Mi fa molto sorridere quando vedo certi artisti rock che si illuminano parlando di ricerca, di innovazioni, di strade percorse, di proposte nuove, senza sapere che nel mondo della musica colta (non mi piace tanto chiamarla così ma contemporanea rischia di essere frainteso e classica non c'entra una mimmola!) nella musica colta, dicevo, è sicuramente già stato fatto! Edgard Verèse ha scritto nei primi anni del secolo scorso un brano per 13 percussioni diverse (non una sola nota!!!) che si intitola Ionisation (cercàtelo e sentìtelo!). Dopo il 1850 le tonalità a cui siamo abituati e delle quali fa largo uso la musica leggera, nella musica dei grandi maestri veniva stravolta, combattuta, fuggita! Prima del 1700 non esisteva nemmeno e le musiche eseguite così come erano state concepite sono molto più particolari e spiazzanti delle strane sequenze di accordi della musica grunge o di certe dissonanze rock! I minimalisti americani scrivevano pezzi ipnotici altro che le cose finto-post-psichedeliche che fanno adesso certi giovani mùsici del mondo leggero...

Il discorso andrebbe approfondito e sarebbe infinitamente lungo e tedioso per i più, perciò concludo: liberi tutti di fare ciò che si vuole! Ma l'ignoranza, intesa come il non conoscere a fondo il mondo nel quale ci si vuole muovere, rovina ogni sforzo.

E crea inevitabili dissapori, incomprensioni, rotture e una confusione che danneggia tutti.

Per favore, almeno per chi bazzica nel mondo della musica: BASTA CON LE MINCHIATE!

Saluto!