31 marzo 2006

La Suonatrice di Koto


Una rapida successione di note, il primo arpeggio... l'anima pretende una libera uscita e inizia a vagare per la sala, quelle note la incantano e la costringono in una danza senza regole. Le mani scivolano decise e sensuali, sul koto, fra altre mani, è una danza incontrollata e impercettibile che non vuole fermarsi. Che non riesce a fermarsi... Un assaggio di eternità, un infinito momento alleggerito dal peso del tempo che ha cessato di muoversi, intrappolato fra quelle corde pizzicate, spinte, sfiorate dalla suonatrice di koto. Dalle mani passa una magia antica che sa uscire ed entrare attraverso un arto in continuo movimento.
Le note cessano improvvisamente, ma non vengono dimenticate.
Un soffio di shakuhachi e tutto continua a rimanere sospeso, anche l'immagine della suonatrice di koto resta chiara nella mente, galleggiando sui delicati lamenti dello shakuhachi...

23 marzo 2006

Chi Si Loda Si Loda... ( Paolo Bitta insegna )


Eccomi qua, sornione come un grasso gatto, che mi godo il mio momento di gloria ( primo di una lunga serie, si spera!!! ) dopo che hanno eseguito il mio Recitativo Notturno per violoncello e undici strumenti il 3 novembre 2005 nel teatro di Casa Paganini a Genova. Se volete saperne di più, andate qui: http://www.paganini.comune.genova.it/pag_galleria2005_3_novembre.htm , se non ve ne fregasse nulla o ve ne fregasse meno di nulla, tanti saluti.
Tranquilli, mi sono imbrodato a basta, ok, è la seconda volta che capita, ma tornerò presto con i miei ben più scomodi deliri... Saluto!

20 marzo 2006

Blu Come Un Sospiro

E' notte. Non c'è tanto da fare, il sole è dall'altra parte del globo. La luna è in cielo, anche se ci fossero le nuvole, sarebbe comunque lì. Non so come sia messo il cielo, in questo momento, e non ho voglia di scendere dal letto per scoprire se la luna si veda o meno; vorrei dormire. E lo farò tra poco. Posizione comoda. Pensieri morbidi e liberi, per rilassarmi. Inizio con un'idea precisa, poi lascio che la mente salti da una parte all'altra scivolando, senza sapere quando né come, dal pensiero consapevole al "pensiero" onirico. Non c'è buio, una leggera illuminazione lascia che tutto ciò che mi circonda sia quasi perfettamente riconoscibile; attendo il primo sogno che, forse, non ricorderò. Chissà che fine fanno i sogni che non ricordiamo... Un sospiro delicato è il mio biglietto da visita: "buona notte, sogni. Ci si rivede, finalmente. Se domani notte dovessi ripresentarmi come fossimo estranei, non prendetevela, pochi di voi, riescono a farsi ricordare". Buona notte, sogni.

17 marzo 2006

Con l'aereo potresti muoverti indietro quanto basta per non trovare più nessuno...

La luce esterna illuminava il tuo viso, quella interna sfumava i suoi colori, facendolo confondere fra i volti di una triste pausa pranzo. C'era un particolare, in te, che non mi tornava... che fossero gli occhi ( il destro brillava, il sinistro era spento per quel gioco d'illuminazioni artificiali e naturali ), la situazione o ciò che la circondava, pensai: "lo capirò in ritardo, se ho sfortuna"...
Le parole, quelle importanti, restavano dentro lasciando il posto a frasi leggere che si dimenticano ancora prima di essere sentite. Il non sapere quello che il Destino stesse già scrivendo, qualche pagina dopo, sporcava quell'insieme di attimi con la paura di aver finito per sempre la mia ( nostra ) partita.
Se solo avessi saputo ciò che so ora ( il futuro, visto da quel momento ) non ricorderei nulla di tutto questo.
Invece ricordo, perché ho continuato a leggere quella storia. Perché abbiamo continuato a leggere quella storia.
Il Destino ha fatto la sua parte e le migliaia di pagine bianche che ha voluto lasciarci non mi spaventano. Ho un sacco di tempo.
E d'inchiostro...

15 marzo 2006

Jazz a Teatro...




Enrico Pieranunzi ha portato il Jazz al Carlo Felice... Siamo tutti un po' perplessi... Grande artista, ottimo pianista, ma nella "piazza" del nostro teatro dell'opera le sfumature di certa musica rischiano di perdersi... Meglio se fosse stato messo a disposizione del musicista e del pubblico ( appassionati, curiosi, abbonati e portoghesi... ) l'auditorium, molto più raccolto, a misura d'uomo, così com'è quel tipo di repertorio che ci è stato proposto dal simpatico ( ??? ) jazzista romano... E' stato un gran bel concerto, ma in una sala più adatta, magari con un bancone da bar alle spalle, tavolini e sigari sarebbe stata tutta un'altra cosa... E' stato un po' come andare a sentire recitare un delicato monologo allo stadio...
Se è bello è bello.
Ma nel posto giuisto è meglio...
do3 mi3 sol3 si3 la3 fa3 re3 do4 si3..... tsssss!!!!

12 marzo 2006

Luce, Luce Lontana ( ...più bassa delle stelle )


...il presidente del Consiglio si lascia andare ad un ennesimo gnegnegne televisivo. I festeggiamenti dell'Undici Marzo Festa degli Idioti mi hanno regalato una giornata all'insegna della pesantezza psico-fisica. Fra poco riempirò uno stomaco già abbastanza pieno che potrei farne a meno. Ho abbandonato il mio BLOG per giornate pianistico-compositive e me ne dolgo. Questa giornata fastidiosa la cerco di raddrizzare tornando all'isola felice del Delirio. Basta. Non posso permettermi di stare lontano da Nonnabelarda per più di due giorni, che già è tanto, perché poi perdo il ritmo. E questo post lo dimostra non poco. Ma per cominciare una nuova giornata si deve scendere dal letto...
A presto.
A post migliori...
Ma sono tornato?