28 aprile 2006

...e la mia faccia fu risucchiata


Guardando MaiDireGf ho assistito ad un piccolo incidente dettato dal fanatismo religioso: accusato di essere troppo aggressivo, essendo così devoto a Padre Pio, il giovane andò fuori di testa, insultò, gridò, non fu capace di smettere... Tentò di mettere le mani addosso a chi osò fare questa osservazione (condivisibile e sacrosanta)
La cosa mi ha fatto pensare. Ma siamo capaci di avere un'idea senza imporla necessariamente al prossimo? E ognitanto un po' di coerenza non ci farebbe vivere un pizzico più sereni? Con questo vi saluto, fino a martedì sarò lontano da Genova, dalla quotidianità, dalle smorfie cerebrali dei miei "conviventi planetari", dal pc... Perciò non potrò rispondere a nessun eventuale commento, ma fatemi sapere cosa ne pensate... L'estremismo, il fanatismo, la testardaggine, le imposizioni superflue ed immotivate... possibile che non ci sia una cura? Mi dovrò ritirare nei boschi norvegesi, per trovare un po' di pace... e magari una simpatica elfa...
(ps: amore, le ultime cinque parole formano quella che si chiama una battuta...)

24 aprile 2006

Oggi



Lasciarsi torturare troppo dai rimpianti rischia di trasformare la vita in un gioco pericoloso. La vita vera è il presente. Banale, conciso, stridulo, ma vero, c'è poco da cantarci su!...
Per quanto io sia spesso malinconico (tipo almeno una volta al dì, anche solo 10 secondi, ma devo! manco me l'avesse consigliato il mio sciamano di fiducia, che poi sarei io, saltuariamente) penso che se si puccia troppo a lungo il nostro cervello biscottoso nel passato e nei ricordi, si rischia di vederlo gonfiare e volare dentro la tazza per diventare confusa poltiglia e non ci resterebbe più nulla di croccante e succulento da gustarci con la gioia e lo stupore dei bimbi che, periddìo, va bene che ogni età ha le sue inimitabili caratteristiche e che non siamo più bambini, ma la gioia, lo stupore, il senso dell'infinito (ognicosachefacciodureràineterno) possiamo ancora permetterceli, fra uno spintone e l'altro della e nella quotidianità.
La nostra meravigliosa quotidianità. E buona vita, come sempre.

22 aprile 2006

Non Tutto è Culo,quel che luccica...


...la fantasia di mio papà... la follia di mio papà... prendetela come meglio credete, ma questo culo di donna grassa è in realtà un primo piano del mio dito indice piegato... cosa c'entra mio papà? Beh, è tutta farina del suo sacco! E io che pensavo di essere l'estroso artista della famiglia!!! Insomma:
non tutto è culo, quel che luccica!
Buon "uicchènd"!

15 aprile 2006

Favolette Da Sera


...e la dama vestita di bruchi sposò il suo principio attivo. Lavarono mandarini, parlarono sedie e vissero fra felci e contendenti per tutta la gita. Felìne.
Già, così va la vita! O forse no...
Il delirio estemporaneo che parte dalla mente e scivola fuori incontrollato è una buona purga per l'animo oppresso dalla quotidiana, tediosa, soffocante realtà anche quando, nella realtà, esistono cose preziose e piacevoli. Ma ogni buona pentola a pressione ha due valvole di sfogo, una ufficiale e una d'emergenza.
Ed è solo una pentola.
Gli interessi, cantare, parlare, aver sonno, appetito, bere, leggere, mangiare, grattarsi... tutto stordisce la paura e prosciuga il Lago Alienazione. Delirare con cautela resetta, fa tabula rasa, vanga il terreno pieno di erbacce che ci confondono le idee e ci fa addormentare come i bimbi dopo un pianto liberatorio. E ci si sveglia pronti per correre senza sudare. E senza crampi. Perdonatemi.
Domani non ho voglia di sudare.

13 aprile 2006

Dormivo (...dormivo?)

Alle 22.30 ho iniziato a scivolare via... poi... driiiin!!! driiiin!!!! driiiin!!!! mica capivo, io. Cos'è? Da dove viene? Mi tiro su.... Una gamba si appoggia sul cellulare rendendo tutto più ovattato e onirico.... DRIIIIIN!!!! Ah, già! E' il mio telefono...
"pronto?!"
"perché non rispondevi?"
"perché dormivo" rispondo io.
E il tono della mia voce non lascia spazio al minimo dubbio, sono rintronato, continuo a connettere poco e male... peggio che una 56k... un ctrl F5 non basterebbe ad aggiornare il mio neurone solitario... anzi, non serve proprio, perché ci provo con pessimi risultati... alt tab... e mi ritrovo in cesso a parlare, come se fossi sempre stato lì, dal letto al cesso senzapassaredalvia... quanti puntini di sospensione.... come me prima... puntini.... di....... ....... .

11 aprile 2006

Italia: paese di imbecilli (meno male che per metà siamo coglioni)


Ho passato un periodo di silenzio scaramantico in vista delle ultime elezioni. Ed eccomi qua, mica felice quanto vorrei, ma felice... Pronti, partenza... VIA!!!
Vedere vecchie grasse che si sfiancano ad applaudire, piene di entusiasmo, un pagliaccio che promette cose che non ha saputo fare in cinque anni, mi fa male al cuore! Io tollero tutto, ma non sopporto l'ignoranza e tutto ciò che ne consegue... "e regaleremo case, lavoro, ricchezza...." (pressappoco i discorsi erano questi...) e le stesse persone che fanno da pubblico ad Amici (o Nemici?...) della signora Costanzo applaudono, come dicevo, piene di entusiasmo...
Non sto qui a dire che con la sinistra le cose andranno senza dubbio meglio, per quanto lo creda e lo speri, ma dico che sia indecente, dal punto di vista umano, civile e morale, che non ci si riesca a liberare di un pagliaccio con un incontrollato delirio di onnipotenza... Avrei accettato molto più serenamente una grossa percentuale di A.N., piuttosto, ma scoprire di vivere in 1984 di Orwell mi terrorizza! Come si può dare fiducia ad un essere con un sorriso di plastica stampato in faccia che va avanti a suon di gnègnègnè e che spergiura di non aver detto cose che sono state sentite da tutti, con tanto di registrazioni audio e video!?! Un buffone che promette cose che non ha saputo fare in cinque anni e che sono quasi impossibili (e poi ci parlano di utopia del comunismo!), uno che insulta a gratis (Prodi gli dice "si comporta come quegli ubriachi che barcollano..." e lui si indigna gridando "lei a me dell'ubriaco non lo dà [bravo, hai capito tutto] allora le chiedeo se non si vergogna ad essere l'idiota di partito"... beh, maturo e politicamente rassicurante, rispondere ad una metafora con un insulto diretto...) e la folla (quasi un terzo di italiani, per Dio!) metterebbe in mano il proprio futuro ad un pinocchio del genere!!!
In 1984 una folla di persone gridava (e qui rendo l'esempio comprensibile per chi non avesse letto il libro) "VIVA QUESTI! ABBASSO QUELLI!" quando, improvvisamente, sul palco dove stavano i potenti a tenere il comizio, si ribaltava la cosa e, la folla, come se niente fosse, senza dare l'impressione di rendersi conto di quel che facesse, mutava il proprio grido in un "VIVA QUELLI! ABBASSO QUESTI!"... è quello che succede nei cervelli dei poveracci che si lasciano incantare dal signor Pagliaccio e tutti i suoi servi televisivi.
Se io mi servissi dall'unico (ipotetico, ovviamente...) pescivendolo della città il quale non mi dà mai acciughe fresche e dopo cinque anni ne aprisse uno nuovo, se il solito vecchio pescivendolo truffatore mi promettesse acciughe freschissime e, già che c'è, sconti e regali... beh, se in cinque anni non è stato capace di farlo una volta, lo abbandonerei giulivamente e andrei a comprare dal nuovo... Avrà le acciughe fresche? Staremo a vedere, intanto quello vecchio, per il culo, non mi ci piglia più! Ho il dente avvelenato, meglio concludere qui... Auguro alla sinistra di fare un ottimo lavoro affinché il Cavaliere s'impiccasse in quel suo sorriso del cazzo!!!
Ps: non vorrei tacere una cosa: Rutelli potrebbe levarsi dalle palle, comunque, sembra il più fastidioso personaggio di Sordi "signorina Margheritaaaa!" ve lo ricordate?... Ops, margherita... qui il cerchio si chiude. E chiudo anch'io ringraziando il cielo per la quantità di coglioni sani di mente che, seppur per una manciata di zerovirgolaqualcosa, mi (ci) ha permesso di levarci da sopra la testa l'ombra di quel faccia di bratta di Berlusconi... E ora vado a dare un occhio a cosa dice l'amico Puzzolo.... A post migliori e, nonostante tutto, viva l'Italia, che sempre un po' mi emoziona dirlo...

04 aprile 2006

Recitar Mentre Preso Da Delirio Non So Più Quel Che Dico Né Quel Che Faccio... e Socrate mi sputò


Sono nato per una serie di circostanze che si susseguono dal misterioso inizio dell'universo al mio concepimento. Se un solo attimo da allora fosse stato differente sarebbe già successo, o non ancora, o mai. Per una coincidenza sono qui; potrei essere un pesce, una scintilla che sa accendere un fuoco o che non accende nulla. Potrei essere nulla. O essendo qualcosa per forza qualcosa sarei stato? Dalla mia nascita esisterò per sempre oppure l'esistenza dura il tempo che duriamo? Forse esisto da sempre senza averne la consapevolezza, che è legata allo stato di coscienza. Quando la terra accoglie il nostro corpo restiamo a far parte delle cose e questa è la nostra eternità.
Stamattina mi sono svegliato con questi pensieri filosofico-punk che mi hanno fatto sbellicare... Non posso svegliarmi con una stiracchiata, un peto o una sbavatina sul cuscino come le persone normali? No, io passo dal sonno alla (s)veglia con pensieri contorti quasi quanto (o di più?) i miei post... Ergo eccovi pronto il nuovo post. Non mi sembra neanche tanto male, per essere stato scritto di getto ed essere frutto di una sveglia bislacca... se ci si pensa un po' su... Lo so, sono detestabilmente contorto e spesso ermeticamente onirico, ma Nonna Abelarda non è fatta per essere letta davanti a caffé e tg del mattino o sulla prima seduta water della giornata. O anche si, ma si rischia di fraintendere le notizie del tg, di rendere indigesto il caffé o, peggio ancora, si rischia la stitichizza... e mi si capisce ancora meno, a differenza di NonnaAbelarda musicale, che è la morte sua ovunque e comunque.
A tal proposito, vi chiedo di perdonarmi, ma dovrete attendere ancora un po' l'uscita della Nonna56, purtroppo i miei musici si sono ubriacati troppo poco, in quest'ultimo periodo, e la produzione va a rilento... ma arriverà, per Diana, arriverà.
Arriverà.
Ps: amore, nota le parentesi...

02 aprile 2006

Sabato Pomeriggio...

Nella penombra della stanza due occhi mi guardano. Li riconosco, ma sono diversi da come li ricordavo. Inconsapevolmente paranoico mi avvicino, ma continuano a fissarmi dalla stessa distanza.
Indietreggiano loro o sono io che non sto avanzando? Eppure ho compiuto tutti i gesti alla perfezione, perché non riesco ad avvicinarmi? Porto la mano destra davanti al mio naso per accertarmi di essere ancora in grado di muovermi e mi saluto. Si, il braccio funziona. Un altro passo.
Niente.
Vorrei guardarmi le gambe per capire se si spostano realmente, ma non posso distogliere lo sguardo da quegli occhi così diversi dal solito, tanto che ormai non sono più sicuro di conoscerli. Alla fine decido di non guardarli più per un solo secondo che, banalmente, mi sembra infinito... li guardo ancora... Una lacrima scende dall'occhio sinistro e io non so cosa fare, ormai vittima di un immobile silenzio. Anche i miei tentativi di avvicinarmi sono stati abbandonati. Una voce mi parla. Ora so dove sono, so cosa mi è successo e so di chi sono quegli occhi. "Anch'io .. ...", rispondo.
E, finalmente, riesco ad avvicinarmi.