22 febbraio 2009

E io mi chiamo fuori!

Inutile sarebbe commentare come si siano spinti oltre azzardando un comportamento mafioso, alla luce del giorno, come se niente fosse, per la finale del Festival di Sanremo proponendo immancabilmente e tediosamente i soliti paragoni con la "bibbia" dei paranoico-realisti (che non cito perché sapete di quale libro io stia parlando!).
Più interessante, almeno per me, è pensare al mio fiorellino bastardello nato per caso sul mio poggiolo e divenuto una fra le mie migliori piante, che oggi ha riaperto i suoi meravigliosi e semplici fiori gialli al sole proponendo anche la sua ennesima barbetta di Gesù.
Ecco, queste sono cose che contano! Che ormai a fare polemica ci si amalgama alla massa.
Anzi: pubblico post e vado a dare da bere alla mia Maggiorana. 
Che trinca da matti!

17 febbraio 2009

E Faber disse...

Cantami di questo tempo
l’astio e il malcontento
di chi è sottovento
e non vuol sentir l’odore
di questo motor
che ci porta avanti
quasi tutti quanti
maschi , femmine e cantanti
su un tappeto di contanti
nel cielo blu

Figlia della mia famiglia
sei la meraviglia
già matura e ancora pura
come la verdura di papà

Figlio bello e audace
bronzo di Versace
figlio sempre più capace
di giocare in borsa
di stuprare in corsa 
tu
moglie dalle larghe maglie
dalle molte voglie
esperta di anticaglie
scatole d’argento ti regalerò

Ottocento
Novecento
Millecinquecento scatole d’argento
fine Settecento ti regalerò

Quanti pezzi di ricambio
quante meraviglie
quanti articoli di scambio
quante belle figlie da sposar
e quante belle valvole e pistoni
fegati e polmoni
e quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar

Figlio figlio
povero figlio
eri bello bianco e vermiglio
quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio?
Figlio figlio
unico sbaglio
annegato come un coniglio
per ferirmi, pugnalarmi nell’orgoglio
a me 
a me
che ti trattavo come un figlio
povero me
domani andrà meglio

Eine kleine pinzimonie
wunder matrimonie
krauten und erbeeren
und patellen und arsellen
fischen Zanzibar
und einige krapfen
frùer vor schlafen
und erwachen mit walzer
und Alka-Seltzer fùr
dimenticar  

Quanti pezzi di ricambio
quante meraviglie
quanti articoli di scambio
quante belle figlie da sposar
e quante belle valvole e pistoni
fegati e polmoni
e quante belle biglie a rotolar
e quante belle triglie nel mar.

13 febbraio 2009

Blo(b)(g)
















L'atmosfera è appesa. Quella della mia caldaia invece è due o tre sotto... Se qui non si trova il collettore non ne veniamo a capo.
Mentre di ragazze bionde senza averne l'aria che mescolano birra chiara e 7up ormai non ne esistono più come non esistono più situazioni ormai quasi paleolitiche da atmosfera appesa. Appesa ma avvolgente e poetica.
Mentre a San Valentino non faremo nulla ma un regalino extra-ordinario arriverà a mia moglie (si, moglie... Ormai manca così poco che è meglio iniziare a farci l'abitudine...)
Mentre le persone che un tempo erano educate ed attente al prossimo e alle sane norme di convivenza si adeguano al menefreghismo giovanile ed extracomunitario (non nel senso di straniero, ma nel senso di oltre la comunità, al di fuori del saper stare con gli altri...)
Mentre la mente si affanna per capire come sia possibile che all'estero tutto funzioni così bene (e lo so per certo, perciò non venitemela a raccontare!) mentre qui continuiamo ad avere nani da circo e oppositori romaneschi che peggio di Arnold una ne pensano e cento ne fanno.
Di orribili, per inciso.
Mentre la menta rinfresca e il peperoncino brucia.
Mentre tutto questo mentre nelfrattemporeggia io ho freddo perché in questo appartamento già ammobiliato non so dove minchia sia il collettore e la caldaia di notte si spegne perché perde pressione.
Ecco: queste sono cose importanti.


11 febbraio 2009

E ci risiamo...

Eluana è morta. Da 17 anni. Ora solo più ufficialmente. Non batte più nulla. Non mi pronuncio più di tanto, ognuno la pensi come vuole a patto di rispettare i diretti interessati e anche le opinioni altrui. Solo E SOLO se non vogliano imporsi sulle altre convinte di avere ragione. Io sono con il padre, per la cronaca. ma analizziamo un aspetto decisamente più raccapricciante che gira intorno alla questione: 
Era ovvio che il Grande Fratello sarebbe rimasto tranquillamente nel palinsesto dimostrando tutti i difetti più infimi dell'italiano medio. Perché il Grande Fratello, più si prosegue con le edizioni, più esce dagli schermi. Come? Ve lo spiego subito: prima dei poveri individui ignari di tutto (o quasi) venivano spiati. Ora SETTEMILIONIDITELESPETTATORI!!!! vengono giulivamente manipolati ignari (del tutto) di ciò che gli venga imposto dal vero, unico, pericolosissimo Grande Fratello. Tanto lo so che in pochi possano capire, ma non sta a me svegliarli. Strumentalizzare qualsiasi cosa per il proprio torna conto, adeguarsi alla meleducazione ed all'illegalità e sputare per terra. Ecco, questo è il libero (?) popolo italiano!
Urge un intervento. Magari divino...
Ecco, si! Dio! Ciao Dio! Come va'? E, lo so, sei incazzato nero! Come non capirti... Non capisco però una cosa: perché non fai implodere tutti quei porci che pretendono di parlare in nome tuo e di rappresentare la tua parola quando sono solo dei maiali manipolatori (riferimento a La Fattoria degli Animali... Chi sa bene, chi non sa s'informi!) che sfruttano la paura dei poveri e dei più deboli con false speranze, promesse che loro NON possono permettersi di fare e li tengono in catena con slogan che propagandano pentimento, costrizione, schiavitù! (e lo slogan è fascista di natura, come direbbe D. Silvestri).
Lasciamo perdere la politica, che tanto se il nostro governatore è il Sommo Grande Fratello per eccellenza gli altri stronzi non esistono e non sono capaci di agire in nessun modo per levarlo di mezzo.
O forse non possono.
Perché il Grande Fratello può tutto.
E questa Italia fa sempre più paura. Per favore, al di là delle ideologie politiche, studiatevi la storia di Mussolini e ricordatevi che fine misera ha fatto fare al nostro paese, fate due calcoli, cercate un paio di similitudini e io posso anche evitare di sprecare fiato.
Saluto.


Piccola cosa da fare QUI.