28 febbraio 2007

C'è da dire...



C'è da dire che ora è tutto più veloce.

Scrivere un post.


Pubblicarlo.


In compenso, quando navigo, mi si aprono da sole pagine pubblicitarie che hanno, come unico punto in comune, tre lettere: CiD
La barra degli indirizzi, in pratica, mi recita cose tipo:
CiD: (e, qui, vari www, http://, dioliprenda e il diavololiporti!)
Se qualche passante mi sapesse consigliare come liberarmi di questa piaga divina, grazie.
Ps: e non venitemi a parlare di antivirus, impostazioni internet e blebleble, che c'ho già provato.


Scusate, ma sono INVIPERITO!!!!!




26 febbraio 2007

Vi odio




Sono stato costretto da Blogger, o da Google, o da entrambi, a modificare cose che non volevevo. Grazie al loro Iddio, non mi si è cambiato tutto il blog in un qualcosa di più nuovo e troppo più figo, come hanno minacciato, perché NonnAbelarda mi piace così com'è! Ho imparato ad aggirarmi tra l'html da solo*, con non poca fatica, per renderla tale e questi mi minacciano di regalarmi una nuova estetica, ché, dài, è troppo più cool!!!! MA LASCIATAMI IN PACE!!!!!!!!!!!!!! IO SONO UN RETROGRADO NEANDERTHALIANO CHE SI AFFEZIONA AL VECCHIO!!!!!!!!


Comunque, per ora, dopo la paura di dover prendere la mia alabarda ed andare ad uccidere colpevoli e non, tutto funziona come sempre. Staremo a vedere.





Ps: spero che, adesso che vi vantate di aver reso il mio blog più efficiente, non mi debba mettere ad imprecare per vedere pubblicare una foto in un mio post, ché, non sempre, ma ci sono volte che ci perdo 145 ore agendo come al slito, ma NON NE VOLETE SAPERE DI FARE QUELLO CHE VI ORDINO!!!!!!!!!


Se tutto andrà per il meglio, prometto che lo farò presente. Ci tengo a concludere facendo presente che è stato il modo di impormi la cosa, più che altro, a mandarmi in bestia!

Saluto









(*da solo. Ma non sono stati certo poco preziosi i consigli, durante i miei esperimenti, del mio amore ingegnerina!)

23 febbraio 2007

PolitiCalCiofeCacca!


La politica, ormai, è come il calcio. Una pozzanghera di merda dalla quale attingono i poveri illusi che ancora credono nel valore della bandiera, qualunque essa sia. Anni fa' la formazione di una squadra di calcio cambiava di poco ed in tanti anni. Atleti attaccati alla maglia o, almeno, presunti tali. Il sapore di sport... L'agonismo... Lo sfottò sano e spiritoso fra i vinti ed i vittoriosi, tra i "cugini" (stessa città, squadre diverse...).
Era divertente. Sano.
Poi.
Poi i soldi. I calciatori viziati e strapagati, i comizi televisivi portati avanti per una settimana e più, partite ogni giorno, un caos mostruoso che gira SOLO intorno a due simpatici rovinafamiglie: Soldi&Interessi!
Ok. Chiudo col calcio, con la sete di violenza, con i capricci, da femminucce viziate, di calciatori e presidenti.

Ma.

Ma c'è la politica, che sta facendo la stessa fine ridicola e disastrosa. E' questo è un male ben peggiore. Perché, la politica, ci tocca molto più da vicino. Non è facile dire: "Non la seguo, non mi interessa"!.... Perché, a differenza del calcio, anche se non la segui, lei sta lì, con i suoi ormai troppi pagliacci, che decide della tua vita, poco o tanto che sia, ma è pur sempre tanto. C'è... poco da illudersi.
Insomma, l'uomo, come ogni animale da branco, necessita di essere guidato, ha bisogno di regole che governino un'esistenza che non sia priva di stimoli, interessi, sani princìpi. Purtroppo la libertà assoluta, e qui datemi pure contro, non penso che sia proprio un gran bene. Mica lodo la dittatura, sia ben chiaro!!! Solo dico che, così come in una creazione artistica ben riuscita, seguire certe regole dettate dal buon senso, aiuta inevitabilmente nella buona riuscita di qualsiasi lavoro. Vita quotidiana compresa...

Il problema è:

Chi guida tutta quella marea di politici e minchioni? Chi gli dà regole da rispettare? Chi li governa (stile angelo custode "illumina, custodisci, reggi e governa me!"...)?
Chi gli regala ideali buoni e positivi da perseguire stile eroe mitologico?

Il mio bastone, ci vorrebbe.

Il mio bastone e quelli di tutti i miei compagni contadini, manovali, attori, pittori, avvocati, musicisti, sognatori, persone!

Ci vorrebbe.

Invece ho mal di denti e faccio la cacca.

Così mi adeguo.


Gente, diamoci una svegliata!!!!

Gaber aveva ragione: ma cos'è la destra? Cos'è la sinistra?

Siamo marionette sempre più inconsapevoli di esserlo. Basterebbe smetterla con nervosismo e gnègnègnè quotidiani e darci da fare.

Qui ci stanno prendendo un po' troppo per il culo!!!

Saluto, che è pronto da mangiare ed è già iniziato UN POSTO AL SOLE...

14 febbraio 2007

La Polacca

E poi c'era lei. La Polacca.

Due occhi.

Un sorriso.

Tutto qui. L'importanza di continuare a respirare per poterla vedere, la voglia di sorridere nonostante il freddo fuori e dentro, la forza di andare avanti che passava inosservata, perché trasformata in una serie di gesti e pensieri spontanei e liberi dal peso di qualsiasi grande recinto.

Tutto qui: nei suoi occhi e nel suo sorriso.

Non capivo mai cosa mi dicesse, colpa della lingua, lei non sapeva l'italiano, io il polacco lo imparai molto tempo dopo e, comunque, troppo tardi.

Ma lei era lì. Il suo sguardo. La sua bocca. E poi le mani, la pelle. Il corpo.

Un corpo.

Per fortuna a noi italiani era permesso di vedere le polacche senza rischiare che i nostri denti saltassero disordinatamente fuori dalla bocca. Dopo averla conosciuta, per lei avrei sfidato la morte (avrei perso di sicuro). Ma non lo avrei mai fatto prima.

E lei mi aiutò a sopravvivere. Mi aiutò ad amare.

Mi aiutò a perdonare.

Un corpo.

L'ultima immagine che ho di lei è un corpo quasi anonimo, nudo.

Morto.

Sarei rimasto lì con lei per diventare io stesso anonimo, ma la forza che il nostro amore fu in grado di impormi mi costrinse a scappare.

Due giorni di fuga ed un tatuaggio perenne sul cuore.


(Questo racconto l'ho già postato giorni fa sul blog Caffè Letterario. Lo ripropongo anche qui, perché mi piace. Ed è dedicato a mio nonno Steva. Ciao Nonno!)