11 ottobre 2007

Telemarket






Il bisogno è inesistente. Non ci sono motivi per i quali dovrei fare questa chiamata ed impegnarmi per qualcosa di permanente, di irrimediabile. La cornetta del telefono per un certo periodo ha provato a saldarsi con la mia mano. Ora inizia a scivolare, vittima del sudore e della forza di gravità. Lo sguardo è perso. Tanto da avere quasi delle allucinazioni. Il tempo trascorso in quella posizione è ormai archiviato fra le pagine della Treccani.
Ho fame.
Quasi inebetita la mano libera si avvicina al disco e compone il numero.
Aspetto di sentire una voce cordiale, ammaliante, ipnotizzante, di quelle voci alle quali è impossibile dire di no. Una voce giusta per quella telefonata, che mi levasse ogni dubbio, ogni paura, ogni ripensamento.
In fondo io lo voglio.
E' talmente incantevole, così, lì, figurarsi dal vivo, contro la mia parete, sopra il divano.
Volevo.
Voglio.
Ormai è fatta...
Una voce suadente.
Orgasmica.
Vecchia.
No.
Il numero selezionato è inesistente...
Ritentare.
Ancora.
Con più attenzione.
Niente...
Ho fame e il mio sogno, nonostante la dedizione e la forza di volontà, svanisce nel nulla...
E la parete rimane orfana, anonima, bianca.


Vuota.


5 commenti:

  1. Sì, ha un occhio che è un 9 :-D
    Complimenti per il post...
    Grazie per il commento, CIAO!!!

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  2. Forse è stato meglio? Le voci al di là dai fili hanno spesso qualcosa di sbagliato se non sono occhi da rivedere con la mente, alcune le rifiuto addirittura, troppo suadenti a volte...

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  3. @ ViOla: chissà....bisognerebbe chiederlo al protagonista della vicenda......

    @ Lario3: ma il tuo 3 a Lario è mica un riferimento al Prigioniero???

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  4. Le voci da telemarket per fotuna a volte si rivelano inesistanti...Altri numeri che un tempo erano funzionanti ed ora inesistenti invece lasciano un vuoto più vuoto di quella parete.

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  5. :D il 3 di Lario è riferito al suo numero preferito

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