07 ottobre 2008

Noli (ovvero: le disavventure di Sarachan)

"Quest'estate per il tuo compleanno pensavo di regalarti qualche giorno di vacanza a Noli serviti e riveriti, così ci facciamo un po' di mare e ci riposiamo!"
Grande idea! Grazie. Siamo partiti il ?? di luglio tutti felici (io di più, perché non avevo pagato niente...).
Arriviamo a Noli! Che posticino incantevole! Un borgo medievale rimasto quasi intatto (beh, si, quasi, qualche palazzo un po' più recente e qualche macchina posteggiata ci sono. E poi c'è l'asfalto sulla strada e il lungomare non credo sia lo stesso sul quale passeggiarono cinquecento anni orsono messere Ubaldo e madama Doressa...).
L'alberghetto è comodissimo e bello. La camera non è male e la cucina... mmmhh!! Che mangiate sfiziose di pesce e altro ben di Dio! Una vacanzina coi fiocchi! Un gran bel regalo di compleanno! Grazie amore...

Primo giorno in spiaggia

Sarachan: "Oh, che disdetta, ci sono i sassi... Speravo ci fosse la sabbia... Beh, poco male! Guarda che mare stupendo! E poi guarda: è pieno di gabbiani!!!".
Sarachan adora i gabbiani. In
Norvegia fece un servizio fotografico a due o tre gabbiani, che volavano vicino al traghetto, che conta quei tre-quattromila scatti...
Ma torniamo a Noli: eccoci lì, spaparanzati al sole a goderci il primo giorno di meritato riposo, quando un grido turba per un secondo la pace: Sarachan è stata beccata al polpaccio da un gabbiano il quale, dopo l'AHIA! della povera vittima, si allontana indifferente con un'espressione da "iononhofattonulla" zampettando via lentamente e di sbieco...

Proseguimento della vacanza. Eventi raccontati alla rinfusa con finale al posto giusto, però.

In mare ci sono le meduse. Sarachan si rovina così gli ultimi bagni dato che, e come biasimarla, ha il terrore di quelle gradevoli non-bestiole con quel simpatico vizio compagnone di essere terribilmente urticanti! (Ok, se ci sono è segno che il mare sia pulito. Ma a volte preferirei farmi una nuotata a Cornigliano, così stai tranquillo che di meduse non ne trovi. Esci verde e con un terzo occhio sotto un'ascella, ma questa è un'altra faccenda...).

A Noli c'è un castello. E' raggiungibile (dice il cartello all'inizio della camminata) tramite due strade:
  • Una strada moderna, comoda, asfaltata e veloce.
  • Una bella passeggiata in mezzo alla natura (leggi: un sentierino largo 35 cm e lungo 8 km che ha il buon gusto, di tanto in tanto, di sparire inghiottito da rovi, cespugli di piante marziane e semoventi. Almeno non c'è di rumenta*, questo è vero).
Ovviamente optiamo per la passeggiatina nella natura... Alla fine della cavalcata durata il triplo del tempo che avremmo creduto noi (poveri illusi) scopro tre cose:
  1. La mia dolce metà non ha più un paio di gambe ma due collezioni di tagli, graffi e punturine di insetti che non esistono altrove.
  2. La mia dolce metà è una Giovane Marmotta provetta (e chi se l'aspettava? Bello, mi piace!)
  3. Non esiste nessun'altra strada (cazzo han scritto giù!?) e ci toccherà ritornare sui nostri passi.
La sera proviamo a seguire, dal punto di partenza, l'altra possibile via. Questa via porta ad un cimitero.
Poi porta anche al castello in poco più di cinque minuti, ma dal lato esterno, che non si collega con quello interno dove eravamo giunti qualche ora prima, e devi scavalcare un posteggio per auto con tanto di sbarra e cancello... Mettere i cartelli con indicazioni turistiche a Noli credo che sia il secondo lavoro dello zio di Frodo, che fa quando è ubriaco e ha molta, ma molta voglia di scherzare!

L'ultimo giorno in spiaggia Sarachan si ferisce ad un piede; un taglietto piccolino, in realtà, ma provocato da una punta di ferro arrugginita lunga trenta centimetri. Medichiamo il piedino e tutto torna alla normalità.

Sarachan trova un centesimo fra le onde che si allungano stanche sulla spiaggia. Beh, lo consideriamo un indennizzo da parte della natura di Noli per averci inflitto cotante pene.

Torniamo all'albergo per saldare il conto e tornarcene a casa. Tutto come da programma. Eccezion fatta per le tre bottiglie d'acqua che ci siamo presi le varie sere e che ci hanno salvato da morte certa per disidratazione dovuta dal caldo bestia che c'era la notte. Tenetevi forte: 21 euro. Ebbene si! Una bottiglia d'acqua naturale, da un litro, costa sette euro. Sticazzi (...e passatemi l'esclamazione. Grazie.).
Dopo questa il centesimo ricevuto da Madre Natura Di Noli è diventato ancora più piccolino ed ossidato.

In realtà sono stati quattro giorni magnifici, il posto ci è piaciuto veramente tanto e ci siamo riposati e divertiti un sacco, anzi, saremmo rimasti volentieri ancora un po', magari comprandoci l'acqua al DìPerDì, ecco, ma per il resto ci siamo trovati benissimo. Solo che il massacro ai danni della mia dolce metà (anche quello economico delle bottiglie, oh!, il regalo era l'albergo tutto compreso...) è stato così metodico nella sua quotidianità e nella sua bizzarria da meritarsi il posto da protagonista nel post dedicato ad un parte delle nostre vacanze estive.

*rumenta: immondizia - spazzatura.

    5 commenti:

    1. Vuoi vedere che le vacanze con gli imprevisti sono le più belle! :D
      Buona giornata pianista non libero ;D
      Enza

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    2. Bellissimo post.
      Grazie per il commento, CIAO!!! :-D
      Lario3

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    3. @ Lario: e te pareva! Non poteva non piacerti, vecchio marpione del mondo grottesco! ;)

      @ Enza: Riposo e basta... mmmh... Bene fa bene, certo... Ma i ricordi finiscono col confondersi... Meglio un gabbiano facinoroso, allora. Magari la prossima volta si avventasse su di me e non sulla mia bella... Così mi sentirei un po' meno in colpa a riderne...

      Saluto

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    4. Ma, spiegami un po', dopo tutte le mie disavventure devi pure sfottermi pubblicamente? :PPP Sei sempre il solito...
      Bacio!

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    5. Io narro, riporto, preparo e propongo... E ti bacio. Ma solo questa volta ché se no facciamo la fine dell'amico Lario3 e poi non posso più canzonarli... ;P

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