06 giugno 2006

NORVEGIA. Primo movimento- Oslo, ma non troppo.


Eravamo arrivati ad Oslo. Finalmente l'aereo aveva smesso la sua lotta contro la forza di gravità, come sempre perdendola. Prima o poi atterrare è una dignitosa ed inevitabile sconfitta. Una corriera ci portò in città. Una triste città. Poca natura, poca Norvegia.
Una città.
La via principale veniva misurata dai passi di poche persone, nonostante fosse un giorno di festa, per i norvegesi. Il mio viso era ovunque. Come una maschera in un bizzarro carnevale, mi guardava, poco sorridente, da ogni angolo, sopra centinaia di corpi, anch'essi poco diversi dal mio. Il mio sangue e la mia barba sono vikinghi, come lo erano i miei avi materni, ma quel giorno, in quella città poco Norvegia, per quanto i miei sosia si sforzassero di darmi un inquietante benvenuto (bentornato), non provavo ancora quella magica sensazione, legata a misteriosi richiami che, qualche giorno dopo, avrebbero risvegliato in me qualcosa di magicamente atavico.
Una città.
Per un attimo credemmo di capire cosa spinse Munch a dipingere i suoi "urli". Già, l'Urlo di Munch. Vederlo lì, davanti a noi, ci provocò un'emozione capace di staccarci dalla realtà e di farci provare un brivido. Finalmente potevamo finire di dare una sbirciatina a questa Oslo poco Norvegia, per poi cenare ai nostri orari europei (quei pazzi cenano alle cinque del pomeriggio!).
Andammo a letto con il sole che ancora illuminava il cielo; un cielo che non avrebbe mai ceduto il passo alla notte. Mi addormentai pensando a Munch. Ma non ebbi nessun incubo, nonostante la strana scelta del pensiero della buonanotte... Non sapevo che il giorno dopo, i nostri cuori, avrebbero iniziato a battere un ritmo differente, in un crescendo rossiniano che ci avrebbe portato fino all'esplosione finale. Che mi avrebbe fatto sentire tutta la potenza della natura nordica. La magia della mia terra.
Ma, questa, è un'altra storia.
O un altro post.

5 commenti:

  1. Resto in attesa dell'esplosione della natura nordica. Cioè del prossimo post.

    Daniele (shemale)

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  2. pure io .... bentornato, vikingo :-)

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  3. ti si aspettava (o meglio: io ti aspettavo) a quella cosa li' dalle nostre parti, ma non sei comparso. Ho visto gli altri, in salute come sempre. Il tempo non li intacca, pare.
    Per intanto bentornato.
    (si aspetta l'altro post)

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  4. Grazie mille per i consigli anti-sbornia, ne farò buon uso all'occorrenza (cioè molto presto...)

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  5. E poi sono io che mi sono divertita...tu ti sei addormentato pensando a munch!!
    Mi unisco a chi attende con ansia prossimo post.

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