04 aprile 2006

Recitar Mentre Preso Da Delirio Non So Più Quel Che Dico Né Quel Che Faccio... e Socrate mi sputò


Sono nato per una serie di circostanze che si susseguono dal misterioso inizio dell'universo al mio concepimento. Se un solo attimo da allora fosse stato differente sarebbe già successo, o non ancora, o mai. Per una coincidenza sono qui; potrei essere un pesce, una scintilla che sa accendere un fuoco o che non accende nulla. Potrei essere nulla. O essendo qualcosa per forza qualcosa sarei stato? Dalla mia nascita esisterò per sempre oppure l'esistenza dura il tempo che duriamo? Forse esisto da sempre senza averne la consapevolezza, che è legata allo stato di coscienza. Quando la terra accoglie il nostro corpo restiamo a far parte delle cose e questa è la nostra eternità.
Stamattina mi sono svegliato con questi pensieri filosofico-punk che mi hanno fatto sbellicare... Non posso svegliarmi con una stiracchiata, un peto o una sbavatina sul cuscino come le persone normali? No, io passo dal sonno alla (s)veglia con pensieri contorti quasi quanto (o di più?) i miei post... Ergo eccovi pronto il nuovo post. Non mi sembra neanche tanto male, per essere stato scritto di getto ed essere frutto di una sveglia bislacca... se ci si pensa un po' su... Lo so, sono detestabilmente contorto e spesso ermeticamente onirico, ma Nonna Abelarda non è fatta per essere letta davanti a caffé e tg del mattino o sulla prima seduta water della giornata. O anche si, ma si rischia di fraintendere le notizie del tg, di rendere indigesto il caffé o, peggio ancora, si rischia la stitichizza... e mi si capisce ancora meno, a differenza di NonnaAbelarda musicale, che è la morte sua ovunque e comunque.
A tal proposito, vi chiedo di perdonarmi, ma dovrete attendere ancora un po' l'uscita della Nonna56, purtroppo i miei musici si sono ubriacati troppo poco, in quest'ultimo periodo, e la produzione va a rilento... ma arriverà, per Diana, arriverà.
Arriverà.
Ps: amore, nota le parentesi...

8 commenti:

  1. Caro Gregoriano, a meno che il tuo vero nome non sia amore, mi pare ovvio che il messaggino delle parentesi non fosse per te... :P

    RispondiElimina
  2. Non mi vuole più... :(

    RispondiElimina
  3. non preoccuparti, Greg, il nostro amore va oltre ogni neuma, oltre ogni clivis episemata, ogni torculus, ogni pes quassus, ogni porrectus flexus e ogni climacus resupinus... va oltre ogni modalità, che sia essa un protus, un deuterus, un tritus o un tetrardus... Dai, ti dedicherò una musichina in questa ormai esageratamente ritardataria (ritardata, anche si) Nonna56... però, anche se noi si va oltre, lo sai che amo un'altra e che ci puoi fare, domani non posso dimenticare, domani, ma adesso, adesso dico di no... (che bello parafrasare in modo spinto!!!)
    ps: doaduqfn... che serie impunita mi è toccata?!

    RispondiElimina
  4. A me tocca gazeya. Suona bene! Non mi lasciare, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya, toccami la gazeya!

    RispondiElimina
  5. Quasi quasi inizio ad essere un po' gelosa... :P

    RispondiElimina
  6. Ciao Maestro, un mio amico che si vergogna a farlo, mi ha chiesto se potevo suggerirti di mettere qualche pezzo di canto gregoriano nella nuova N.A., dice che così non ci perdi la mano...

    RispondiElimina