14 maggio 2007

Endecasìllabe


La parola, che udì tuonare dalla sua bocca, fu il risultato di un sinistro gruppo di lettere che, come fischianti saette, si diedero appuntamento in un unico significato su cui c'era poco da fraintendere o ragionare.
Non poteva crederlo! Dopo anni passati nel silenzio di pensieri, percepiti fra le ponombre delle felci, queste vibrazioni, portatrici di comprensibili suoni, lo ridestarono da quello che, ormai da troppe vite, era diventata la sua esistenza.
Piatti momenti cuciti in un'enorme coperta, tanto fragile da non saper difenderlo nemmeno da una brezza estiva.

Una parola.

La fortezza dei suoi pensieri e delle sue sicurezze, un castello di sabbia alto cento anni luce e grande due universi, implose, facendolo ritrovare proprio dove si trovava da più di un'ora e mezza. Sdraiato sulla sua amaca, fra due dei suoi alberi migliori, in quel giardino incantevole e incantato, con il cielo ben visibile ma al riparo dall'aggressività della luce calda.
Una parola.

Una mandria di bisonti che si ferma, all'unisono, smettendo ogni rumore.
Stava lì, nel mondo reale, immutato per se stesso e per gli altri, ma totalmente sconosciuto ed inesplorato da lui.


Una parola: papà!




10 commenti:

  1. il lieto evento c'è stato davvero?
    se sì, auguri!!!! :D

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  2. eh, magari!!! Si sognava un po'... Comunque grazie, un augurio non si rifiuta mai!

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  3. Grazie per il commento e buon incastro di note e tromboni :-D
    CIAO!!!

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  4. emozionante! quanti ricordi e... quanti auspici per il futuro!

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  5. sognare non fa mai male!
    ti auguro di concretizzarlo quanto prima.. :)
    in bocca al lupo!!!!!!

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  6. Sono stato a un passo dallo svenire... per fortuna Arte ti ha subito tirato fuori la smentita! (A proposito... Arte sta per Artemisia? Rivuoi il mio gatto?)

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  7. il nome del padre pronunciato, scandito, a toni passi, fa lo stesso rumore di sogni che si srotolano pigri nel mattino della realtà-

    morning

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  8. Vieni a leggere del nocchiere e del suo ultimo agghiacciante saluto.

    Un saluto.

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  9. e che ce vo'? basta decidere :-)

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  10. mannaggia, è vero! non hai i PVT, me ne ero scordata. Allora: a ben guardare, in passato, come stavano le cose nel mondo? Se si fosse deciso secondo logica, saremmo già estinti. Non dico che sia una scelta da fare alla leggera, ma credo che se non ci sono grossi casini in piedi e la coppia sembra avere i presupposti per reggere, l'unica cosa che conta è sentirsi pronti, essere certi di volerlo IN DUE, e decidere. Il resto viene da sé. Cerca di non perdere il treno come ho fatto io, pls :-)

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