11 settembre 2006

Ah, già... oggi è l'undicisettembre!

Un breve "blogtour" mi ha fatto ricordare che... Ed eccomi a sputar sentenze con fastidiosa supponenza. Ho letto battibecchi su "è più importante l'11 settembre 1973/ è più importante l'11 settembre 2001" e blablabla... Destra bùùùù! Sinistra bùùùù! Le solite, sterili querelle che non portano da nessuna parte, come un sacco di altre stupide azioni dell'uomo, tipo la guerra, ma giusto per fare un esempio... Certo è che sostenere che l'America sia li più grande esempio di democrazia al mondo, mi pare un po' azzardato, ma non voglio entrare in polemica con chi l'ha scritto da qualche parte in qualche blog o con chiunque lo pensi, lungi da me... Ecco le mie inutili pensate al riguardo:
La dittatura è un male, che si nasconda dietro bandiere nere o rosse. A volte si è costretti a scavare fino a farsi sanguinare le dita per risalire ai diversi ideali che hanno portato a tante vittime, tanti errori, tanti orrori. Ma questo, l'ideale di partenza più o meno sano, non è una scusante né per la dritta né per la manca. E attaccare le idee degli altri, insultare i punti di vista e quant'altro senza farsi prima i conti in tasca non porta a niant'altro che ad un fastidioso "gnègnègnè" da asilo ben poco produttivo (stile certipoliticiitaliani; cito loro per quel discorso di farsi i conti in tasca...) e si continua, così, a fare il gioco dei potenti ovvero: tanto noi siamo qui a decidere e a mangiare bene, mentre quelli là fuori, chi più chi meno, si tirano le pietre uno con l'altro...
Campi di concentramento, gulag, prigioni cubane, prigioni americane. La storia va ricordata per essere resa un po' meno pericolosamente ciclica, insomma fare il saluto romano o il pugno a caso ed avere il ritratto di Hitler o di Mussolini o di Stalin appeso alle pareti non è un gesto granché intelligente, perché è spinto da una base di ignoranza nei confronti delle mille sfumature (più o meno sfumature...) della storia, la quale dovrebbe essere tramandata da chi l'ha vissuta; questa sarebbe l'eredità più bella da lasciare...
Mio nonno "Steva" mi ha fatto capire gli orrori dei campi di concentramento, ma anche gli errori dei gulag e, di conseguenza, mi ritrovo a guardare ogni guerra, ogni atto terroristico (eccetera)con una visuale che parte dal cervello filtrando il più possibile le vibrazioni emotive che portano a dire banalità o a dire addirittura che certi morti siano più o meno importanti di altri.

Sarà che sono spinto da una "carità cristiana" innata che magari poco mi si addice, ma parto sempre dal presupposto che chiunque mi si pari davanti è, in primo luogo, un semplice uomo. Che sia il Papa o il bambino africano senza gambe, un pankabbestia, un ladro, un finanziere, un politico, un contadino, un uomo o una donna...
Ma forse sono solo un povero mentecatto presuntuoso e vi ho inutilmente tediato con deliri e banalità. Scusatemi.
Ora mi eclisso e torno a sognare, il mio blog è poco terreno e poco serio, non posso tradirlo così...
Comunque sia buona vita a tutti.
Per l'ennesima volta.
MaEstroBuitre.

5 commenti:

  1. ciao! grazie del commento! :)
    siamo stati in posti completamente diversi alla fin fine!! beh, a parte oslo :)
    ola, compagno! a presto! :)

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  2. sì il problema è che dell'11 settembre 73 hai letto solo sui blog perchè giornali e tv hanno rimosso tutto

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  3. Si sa che fa notizia il nuovo... Infatti mi lamento dell'incapacità dell'uomo di saper tramandare la storia, anche solo con la capacità di far conoscere cose successe poco prima. Guarda che a pelle sono decisamente dalla tua parte, solo che ci sono mille piccole "sfumature" (e dalla, con ?sta parola") che tendiamo a non considerare facendoci trasportare troppo dalle emozioni. E ciò è sempre pericoloso. Di sicuro non serve a fare capire gli errori di chi sbaglia, o meglio A chi sbaglia, facendogli tirare su un scudo che gli impedisce di venire a conoscenza di altre cose senza dover per forza sentirsi obbligato ad attaccare a sua volta. Credo che alcuni di quelli che ti hanno risposto sul blog, lo abbiano fatto in nome delle loro idee e dei loro credo politici, magari senza sapere granché di quello che tu hai ricordato sul tuo blog. Il mio non è un attacco al tuo post, ma al modo in cui si tende a comportarsi la gente quando sente parlare di politica e decide, quindi, di fare distinzioni nette, soffocando ogni "sfumatura" (ma si, ripeto, inflazione per inflazione...) tutto qui. Non voglio tirare su nessun dibattito acceso, altrimenti verrebbe meno tutto quello che ho detto... Saluto...

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  4. (Chiudete un occhio sulla mia dislessia appena dimostrataVi. Grazie...)

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  5. sì capisco il tuo punto di vista, in effetti poi sotto il mio blog la discussione è degenerata.... E si è finiti a parlare di israele, palestina e via dicendo. beh, rispetto a tutto le vittime di tutti gli 11 settembre del mondo

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