18 dicembre 2007

Dall'altra parte




Non capiva. La mattina si ritrovava davanti allo specchio, si guardava con cura, si rugentava il viso.
Quando si spostava per fare colazione subiva sempre uno strappo temporale: si ritrovava davanti allo specchio per lavarsi i denti, ricordandosi di averla fatta, la colazione, ma senza averne piena coscienza. E lo stesso gli capitava anche con il lavoro, con le giornate oziose... Ne viveva coscientemente solo il ricordo, solamente davanti allo specchio.
La situazione iniziava a portargli un senso di inquietudine.
Non capiva.
Il tempo strisciava avanti sordo, imperterrito, lasciando che si aggrovigliasse in crescendo nelle sue paure. Nelle sue domande.
Nella
sua domanda: perché?
Ogni momento, ogni azione, ogni sensazione. Solo un ricordo. La sensibilità dei sensi veniva stuzzicata ed attivata solo davanti a quel dannatissimo specchio.
Invecchiò. Dall'altra parte morì. Nei lati oscuri dello specchio non se ne accorse, continuò a chiedersi come mai non si vedesse più allo specchio, come mai non riuscisse più nemmeno ad avvicinarsi a quel vetro riflettente.
La sua domanda (perché?) uscì di scena lasciando spazio a questo nuovo enigma, che lo accompagnerà per l'interminabile strisciare sordo ed imperterrito del tempo. Ma con una bella sensazione.
Si sentiva libero.
E vivo.
Inspiegabilmente vivo.

14 dicembre 2007

Post Scriptum






Portare avanti un blog è un'impresa. Nel senso che parti da un certo punto e ti ritrovi da tutt'altra parte. Quando iniziai c'erano entusiasmo, voglia, magia, curiosità, libertà, menefreghismo commentistico, inesperienza q.b. per godere a pieno di ogni post scritto, di ogni parola pensata... ripensata... ritrovata.... cancellata....
Insomma, era positivo, era costruttivo, era divertente!
Se il tempo c'era, si scriveva.
Se il tempo mancava, si ristagnava, ma sempre lasciando quell'alone particolare che faceva capire che, nonostante l'ultimo post impolverato e datato stesse lì ad impadronirsi della prima schermata, sarebbe stato prima o dopo rimpiazzato con una nuova valanga di idee.

Era un Blog realmente alternativo, questo. Anzi, realmente eclettico.
Come me.
Ora mi ossessiona.
Mi ossessiona il non trovare il tempo di scriverci su.
Mi ossessiona il non trovare idee degne di...
Mi ossessiona la voglia di lasciare perdere.
Mi ossessiona il fatto che in fondo non ne valga la pena, di chiudere bottega, intendo. Se mai ritrovassi il mio personale filodiarianna potrei goderne nuovamente e trovarmi tutto pronto.

Ecco. Questo post potrebbe anche essere un buon inizio.
O anche no.

Lo dirà il Tempo. Quel bastardo vecchio che non cessa mai di assillare le nostre vite.

Per il resto tutto bene, grazie. La casa procede bene, la musica meglio che mai (progetti importanti all'orizzonte non così indefinito ed accecante), l'amore è perfetto con una donna perfetta dai difetti oscurati dalla miriade di pregi (ciao fatina!)...

Come dite? Avete fatto un etto e due? Si, va bene, lasciate pure!

03 dicembre 2007

Regno (Atto Finale)



Giochi truccati.

Schermate intere di minuziose autopsie dei miei sogni
svelano orgiastici incontri
di anime conviventi.

Ricordi mi accolgono fra loro muffe
odori vecchi
annullamento.

Io
ricordo fra loro
su carte
gialle di tempo che saprà farmi subire a chi sfoglierà le sue memorie.

Il regno crolla
di pietra in pietra sibila
precipitando
a costruire sepolcri per chi raggiunge me
sopra terre di ricordi.

Sepolcri che mai vagheranno elemosinando
lacrime
accuse
stupore
parole
pensieri.

Eterno