Come disse Bombardino "avremo bisogno di tutto". In fondo non aveva tutti i torti, anzi, credo proprio che avesse ragione, di quelle da vendere anche a saldi fino ad esaurimento scorte. O fino ad esaurimento, e basta. Come il bambino che va al mercato con la mamma e, mentre girano tra i banchi, chiede: "Mamma, mamma! Perché quei cani fanno così?" e la mamma: "Va bene!"... La superficialità che scivola come un rivolo di acqua, ma che da qualche parte deve per forza andare... a volte si trasforma in fiume in piena, in lago di montagna, in mare, in pozzanghera, in vapore, in pioggia, ma non ristagna mai per troppo tempo, cambia, si evolve, si muove, vive. E' nella natura delle cose. Il bene, il male, i punti di vista. Credo che (ri)guarderò film e (ri)leggerò libri per i prossimi tre mesi dal punto di vista del cattivo, dell'antagonista... Potrei capire di più o confondermi irreparabilmente. Potrei amare di più quello che vedo o che leggo, o trovarlo improvvisamente terribile ed insopportabile. Ma si può fare? Dico, uno ci può riuscire senza problemi oppure tutto è pensato e costruito in modo tale da non permetterti di scegliere da che parte stare? Cogito... ergo... Comunque si andrà alla festa delle barzellette della canzonetta italiana, perché così va la vita; già, così va la vita!
Questa maccaja mi fa impazzire.